GROTTAZZOLINA - Vittoria amara quella della capolista Yuasa Battery a Ravenna. Il sorriso per il grande muro di Canella che ferma il fortissimo Bovolenta viene rovinato da quanto accade sugli spalti.
Prima gli insulti al giocatore di colore dei padroni di casa, il nigeriano Arasomwan, da parte di qualche tifoso arrivato da Grottazzolina, poi i momenti di tensione che hanno costretto le forze dell’ordine a intervenire per dividere le due tifoserie. Qualcosa che su un campo di pallavolo non si vedeva da anni e che nessuno avrebbe immaginato di vivere in Romagna.
E così, mentre la partita finiva con la vittoria al tie-break della formazione di coach Ortenzi, la società diramava una nota molto dura: “La M.& G. Scuola Pallavolo prende pubblicamente le distanze dall’episodio di razzismo avvenuto nei confronti del giocatore ravennate Arasomwan, al quale la società intende mostrare solidarietà e vicinanza. La società ha provveduto immediatamente ad individuare i sostenitori sugli spalti responsabili del gesto, nei confronti dei quali si riserva di agire nelle sedi opportune”.
Ma non si ferma qui la presa di posizione del team che unisce Grottazzolina e Montegiorgio: “La società ritiene altresì di difendere il nome della propria realtà e della propria tifoseria, affinché un gesto isolato ed infelice di due individui non finisca per infangare il nome di un intero movimento che da oltre cinquant'anni svolge attività agonistica di alto livello, e che nella sua lunga storia ha accolto da atleti e da avversari moltissimi ragazzi dalla provenienza più disparata, senza che mai si sia verificato un episodio simile”.
A fine gara anche l’allenatore Ortenzi aveva prontamente condannato quanto accaduto, lasciando alle statistiche l’ennesima vittoria in rimonta, chiusa 15-13 al quinto set con super Nielsen. Due punti che permettono ai grottesi di allungare ancora in classifica sulla seconda, quella Siena che ha perso contro Cantù e che domenica sarà a Grottazzolina.