GROTTAZZOLINA – Guardare avanti, è il massaggio che coach Massimiliano Ortenzi e la società mandano a giocatori e tifosi della Yuasa Battery anche perché di buono da guardare dopo al sfida contro Perugia, tolto il ritorno in campo di Petkovic, c’è davvero poco.
L’inesperta Yuasa Battery non può però approcciare le partite così male. Avere rispetto è un conto, paura è un altro. Perugia è forte, il palasport da solo con i suoi 3500 spettatori urlanti e appassionati non aiuta, ma prendere tre muri di fila non è accettabile. “Siamo partiti troppo timorosi e poco rettivi”. Poi Perugia ci ha messo il suo. “Al servizio hanno spinto tanto ed è stato complicato rimanergli attaccati”
Quello della ricezione comincia a essere un problema. Gli allenamenti con lo spara palloni in settimana dovranno aumentare, come la velocità di lancio. Perché senza una buona ricezione, poi diventa difficile attaccare e superare le esperti mani di chi la Superlega la conoscere come il suo salotto.
“In attacco abbiamo faticato a buttar giù la palla, soprattutto nei loro turni di servizio più continui. Dall’altra parte, invece, hanno avuto vita troppo facile” ribadisce il coach che prova a lenire le ferite così: “Non era questa la partita in cui fare punti, lo sapevamo. Noi dobbiamo concentrarci su un altro livello”. Solo che molte squadre di quel livello son già passate e ora i pinti vanno trovati altrove.
Chi come sempre esce vincete dalle partite è il gruppo degli Skapigliati che si sta già facendo conoscere in giro per l’Italia. Cento coraggiosi che no hanno mai smesso di incitare, nonostante gli schiaffi presi. Se c’è una cosa che la Yuasa spera che cambia anche in fretta è il fatto di giocare il sabato sera, già sei volti da inizio campionato.
E una richiesta da questo punto di vista la società l’ha fatta arrivare in via informale anche alla Lega volley. Ma bisogna accettarlo almeno per un’altra partita, visto che il 23 contro Cisterna il PalaSavelli si aprirà di nuovo di sabato sera.
Tornando al poco da salvare, ci sono i tifosi: “C’erano almeno 150-200 persone, nonostante la classifica e nonostante si giochi di sabato in un orario strano. Hanno voluto esserci in tanti, è un segno che comunque il nostro territorio ha capito che dobbiamo tenere duro, che non dobbiamo mollare, continuare a spingere e ad avere fiducia nel fatto che quando poi arriva il nostro momento dobbiamo essere lì e farci trovare pronti. Nemmeno club più blasonati possono vantare un tifo così, sono l’essenza dello sport” la chiosa di Ortenzi.