GROTTAZZOLINA – Negli occhi di tutti ci sono ancora i 37 palloni messi a terra domenica pomeriggio a Castellana Grotte, in una prestazione "monstre" davvero da stropicciarsi gli occhi. Nei suoi occhi, invece, c'è un azzurro tipico dei tratti nordici, ma anche un viso delicato tanto che a Grottazzolina tutti lo chiamano "il vichingo dal volto di bambino".
Rasmus Breuning Nielsen è un campione del volley, ma lo è anche fuori dal campo. Un ragazzo "atipico" rispetto al mondo dei lustrini dello sport professionistico di oggi, un atleta esemplare (come spesso accade per coloro che provengono dall'Europa del Nord), che non vedrete mai fuori dalle righe: mai a tirar tardi in discoteca fino all'alba, mai fuorviato dagli eccessi. A lui le righe piace colpirle, o meglio ancora rimanerci dentro, quando con il suo braccio potentissimo colpisce il pallone ad altezze siderali per scaraventarlo dall'altra parte della rete e fare punto.
Dopo aver chiuso la scorsa stagione con la bellezza di 605 punti messi a segno (senza disputare né playoff né playout), con tanto di premio Kutznetsov come top bomber di Serie A2 consegnatogli nel match inaugurale del 15 ottobre scorso contro Cuneo direttamente dalle mani di Federico Buffa, quest'anno "Ras" è ripartito con numeri altrettanto impressionanti che lo vedono al momento al secondo posto nella classifica dei bombardieri del campionato, con 142 punti in sole cinque partite disputate, a sole sei lunghezze dal battistrada Marks, che però ha giocato quattro set in più rispetto al danese. Numeri da capogiro, per un atleta straordinario che nella scorsa estate, nonostante le numerose offerte pervenutegli, ha deciso di rimanere a Grottazzolina per continuare un percorso professionale e di vita. "Ho deciso di rimanere a Grottazzolina – ci racconta Breuning Nielsen – perché è una società ideale, con un allenatore molto preparato ed attento, uno staff di alto livello ed una squadra decisamente competitiva, abbiamo un'ottima visione di come vogliamo che le cose vadano qui. Credo che sia un club molto professionale ma anche l'approccio familiare del club mi piace molto, mi fa sempre sentire a mio agio e sono molto felice di essere rimasto, è stato probabilmente uno dei fattori principali che mi ha spinto a questa decisione."
Uno stato di forma davvero straripante, in questo momento, per il danese, favorito anche dall'affetto che lo circonda quotidianamente a Grottazzolina e nei dintorni. "I tifosi qui sono incredibili, adoro scendere in campo e giocare per loro. Sono fantastici. Ci danno molta energia in campo e si sente sempre il tifo, ovunque ti trovi ti riempiono di affetto. Qualcuno potrebbe dire che a volte questo può essere un po' una distrazione, ma credo che al contrario, questo ci permette di concentrarci maggiormente. Ci dà motivazione e più voglia di vincere e fare bene, perché siamo una grande unità, non si tratta solo dei 14 giocatori in campo, è l'intero palazzetto che vuole vincere contro l'altra squadra."
Timido e riservato fuori dal campo, nel suo inglese fluente ci racconta di non essere mai riuscito a pagare un caffè da quando è a Grottazzolina, se nei paraggi c'è qualcuno che segue la squadra e lo riconosce. Se ne stupisce "Ras", meno chi invece conosce la cinquantennale storia della pallavolo grottese e l'affetto di cui vengono da sempre circondati i ragazzi, soprattutto quando in campo danno tutto indipendentemente dai risultati.
Poteva ambire a grandi piazze, Rasmus Breuning Nielsen, ma ha riscelto Grottazzolina. Per le ragioni già raccontate nelle righe precedenti, e per altre. In primis, perché si è fidato della società, fiducia più che mai ben riposta. Aveva espresso la volontà di battersi per le posizioni che contano con una squadra forte: detto fatto.
Ma ciò che ha spinto Rasmus a rimanere a Grottazzolina è anche lo stile di vita che essa riesce a garantire ai propri atleti: un territorio accogliente, ma a misura d'uomo. Non una metropoli, non un concentrato di sballo e di vita. Un limite per alcuni tipi di atleti, più esuberanti e desiderosi di ciò. Un polo attrattivo interessante, per chi invece decide di dedicarsi con attenzione e costrutto alla propria professione, ovvero al campo. E Breuning Nielsen è esattamente questo tipo di atleta: casa e palestra, spingere sempre e comunque quando si gioca, buon cibo e videogames quando è lontano dal taraflex. Distrazioni sane, che gli consentono di sentire meno l'assenza di famiglia e fidanzata, i quali però non si risparmiano nel volare a Grottazzolina ogniqualvolta consentito. Da Glamsbjerg, piccolo paesino nella regione della Danimarca meridionale, le cui dimensioni demografiche (3.350 abitanti) sono incredibilmente simili a Grottazzolina. Come a dire, oltre 1900 chilometri di distanza, e sentirsi comunque a casa.
La Yuasa Battery si gode il suo campione nella settimana che la separa dal big match contro Prata di Pordenone, ormai un classico. Prima contro seconda, ed un Breuning Nielsen già pronto: "Sabato sera giocheremo contro uno dei nostri grandi rivali, Prata, lo siamo fin dalla A3. Siamo motivati perché queste sono anche le partite più divertenti, le partite che più vogliamo vincere. Quando c'è questa rivalità credo sia la situazione ideale in cui dare il 110% e in questi casi credo che ad avere la meglio sarà chi lo vuole di più, anche questo sabato sarà così. Spero che il gruppo sia unito e giochi una partita straordinaria, e ovviamente speriamo di portare a casa anche questa vittoria."
Oltre 1700 spettatori nei due match finora disputati al PalaGrotta, numeri straordinari se rapportati al territorio di appartenenza. Un popolo che, ne siamo certi, sabato sera (ore 20:30) sarà tutto di nuovo lì a trascinare Rasmus e compagni verso un nuovo capitolo di una bellissima storia da raccontare.