PESARO – Non ha fatto passare neanche un’ora la Victoria Libertas Pesaro per commentare la retrocessione. Era un pagina scritta, che però dà molte speranze per il futuro. “Siamo una città che vive di pallacanestro, amiamo questo sport e ne siamo orgogliosi. Abbiamo tenuto viva la speranza fino all’ultima giornata, non ci siamo lasciati andare nemmeno nei momenti più difficili, abbiamo provato a recuperare con tutti gli sforzi possibili, non abbiamo lasciato nulla di intentato, anche oltre le nostre possibilità” commenta la società guidata, ancora per poche settimane da Ario Costa. Società che ha nel Consorzio la vera polizza sul futuro.
Nel commentare la retrocessione, la dirigenza prova ad alleggerire il boccone amaro parlando dei play off della scorsa stagione, della finale di Coppa Italia e delle tante salvezze “raggiunte in condizioni sfavorevoli e contro ogni pronostico”.
Come i tifosi, che però la parola dramma l’hanno fatta seguire da un insulto alla dirigenza, la proprietà la cancella ricordando che “Pesaro è sportivamente matura e colta perché ha vissuto trionfi e retrocessioni, come quella del 1974, con il ritorno in serie A nel 1978; o quella del 1998, con l’acquisizione dei diritti di Gorizia nel 1999. Ha vissuto il fallimento del 2005 ed è ripartita dalla serie B, tornando nel 2007 in serie A1, categoria che abbiamo saputo difendere per 16 anni consecutivi, anni nei quali quasi molti storici Club d’Italia hanno dovuto vivere un momento doloroso come il nostro attuale”.
E quindi si può ripartire sapendo che Consorzio e sponsor saranno una garanzia. “E poi ci sono i tifosi che ci spingono a onorare al meglio la storia e la tradizione di questa società. Così come il nostro settore giovanile. Dietro ogni difficoltà, si nascondono anche opportunità che non possiamo e non vogliamo farci sfuggire, spinti dalla determinazione di risalire al più presto in A1 e tornare a godere, tutti insieme, di grandi soddisfazioni” concludono costa e company.
