Che la primavera non sia ancora arrivata, lo dimostra il meteo. Fiocchi di neve mentre sugli alberi trionfa il giallo delle mimose. La natura detta i tempi, di tutto e non è ancora arrivato il momento di una vera rinascita. Tre emergenze sul tavolo: condizione femminile, pandemia, economia.
L’8 marzo ha una funzione, da sempre, ed è quella di far riflettere. Dati su dati vengono prodotti, dichiarazioni, interviste, progetti. Si concentra tutto nel giro di 24 ore che servono a preparare il domani. Ha ragione Adjola Kotori quando dice che le donne non sono solo l’angelo del focolare, ma professioniste preparate in ogni campo. Le Pmi, che sono il cuore delle Marche, lo devono capire. Come la politica, che organizza convegni ma dovrebbe tornare a pensare alle cose importanti, come le politiche di genitorialità e la gestione dei tempi vita-lavoro.
La guerra in Ucraina, oltre al dramma umano di migliaia di persone, ha acuito il quadro economico negativo regionale e soprattutto fermano. Le bombe bloccano gli ordini. Il blocco alle banche russe i pagamenti. Giusto colpire un Paese che ha deciso di invadere un altro, ma non si può dimenticare la conseguenza che questo avrà sul sistema socio economico italiano.
I calzaturieri, che restano il core business della provincia nonostante la crescita del turismo e della meccanica, sono in grande difficoltà. Se chiudono cinque aziende, 200 persone si ritrovano senza lavoro, le famiglie vanno in difficoltà, i servizi sociali dei Comuni in default. Azioni mirate sono fondamentali, anche culturali: se si fanno vacanze in Italia, si possono anche comprare scarpe italiane. Magari un paio buono al posto di due low cost.
La terza emergenza è quella che sembriamo dimenticare, ma è ancora tra noi: la pandemia. L’informazione la trascura, presa a informare h24 sulla situazione in Ucraina. Ma i casi quotidiani sono tanti. È scesa la pressione sugli ospedali, grazie ai vaccini. Ma proprio il fatto che c’è una fetta enorme di popolazione ancora senza siero, il Covid 19 continua a girare.
Le Marche hanno ripreso a crescere come incidenza, tra giovani e bambini in particolare. Il vaccino Novavax doveva essere l’arma contro i dubbiosi e invece sta fallendo. Chi non si è vaccinato attende il 31 marzo, convinto che verrà tolto anche il green pass. Ecco, il Governo deve essere chiaro, altrimenti gli sforzi potrebbero essere stati vani e se la primavera tarderà, i contagi non diminuiranno così in fretta.
Sarebbe stato bello parlare solo delle donne, ma siccome l’8 marzo non deve durare solo un giorno, meglio così. del resto. ‘It can’t rain all the time’, la pioggia prima o poi finirà e il sole sorgerà. Se ci credeva ‘Il Corvo’, dobbiamo esserne certi anche noi.
*direttore www.laprovinciadifermo.com