FALERONE – “Il terremoto può essere trasformato in un’occasione per scrivere nuove pagine della storia dei luoghi, a partire dai cittadini e dalla memoria delle comunità. I valori identitari sono infatti profondi, il legame delle popolazioni con la propria terra è altrettanto profondo e antico”.
Parte da qui la summer school ‘Living with earthquakes’ che inaugura oggi la terza edizione. Pensata e promossa dal dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Architettura dell’Università Politecnica delle Marche insieme a University of Cambridge, ha come scopo quello di portare studenti da Euripa e Asia tra i comuni terremotati per conoscere una provincia di Fermo, ricco di storia, arte, architettura e artigianato.
“IL punto di partenza è considerare la natura sismica di queste aree un elemento costitutivo, non straordinario, un elemento identitario che ha segnato la storia delle terre appenniniche, la loro storia di comunità, di paesaggi, di aggregati urbani e di emergenze monumentali”. Gli studenti lavoreranno sul campo, oltre a vivere lezioni teoriche. Al termine, racconteranno il territorio e le sue ferite e proporranno strategie per il suo recupero e per invertire la tendenza all’abbandono.
Tre le sessioni: Urban, structural and architectural rehabilitation; Culture, Landscape and Memory; Strategies and practices for promoting the future. Per gli studenti un momento di icontro pubblico con il comune domenica alle 18, per poi concludere la summer school lunedì e riprendere un volo portandosi dietro un nuovo bagaglio culturale e naturale.
@raffaelevitali