MARCHE - Sono passati quasi 5 anni dalla scia di eventi sismici che nel biennio 2016-2017 hanno messo in ginocchio i Paesi di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera, provocando morte ed enormi disagi. Gli allevamenti locali hanno perso capi di bestiame, hanno visto le proprie strutture crollare o diventare inagibili per i danni riportati.
La ricostruzione stenta a partire, la situazione è in stallo da svariati anni ormai, ci sono ancora enormi cumuli di macerie, per la ricostruzione delle case si dovranno aspettare anni su anni, le attività sono quasi tutte chiuse ed intanto le persone emigrano altrove, ma, c’è chi non demorde e pensa che non si possono buttare al vento anni ed anni di sacrifici. Tra gli irriducibili ci sono Giovanbattista Aleotti, giovane allevatore di 25 anni residente ad Ussita, e Federica Micozzi, giovane allevatrice di 19 anni residente a Visso, i quali hanno deciso che vale la pena lottare per ricostruire e dare una dignità a questi Paesi, rinomati per essere i Borghi più belli d’Italia, investendo in un progetto meraviglioso che vede come protagonista il Cavallo del Catria nel Parco nazionale dei Monti Sibillini.
Il Cavallo del Catria ha una storia simile a quella dei Borghi sopra descritti, razza in pericolo d’estinzione fino a poco tempo fa ed ancora oggi tenuta sotto stretta osservazione, unica razza equina autoctona della Regione Marche. Il Registro anagrafico della Razza è stato riconosciuto dalla Regione Marche nel 1980 ed autorizzato dall’ex MAF nel 1990. Dal 1998, nell’ambito del Progetto Conservazione, Miglioramento Genetico e diffusione della razza popolazione del Cavallo del Catria, si è deciso di escludere dalla riproduzione qualsiasi stallone di razza diversa dal Catria. Da un anno è nata l’Associazione Allevatori Cavallo del Catria ( A.A.C.C. ), con sede sita in Cantiano ( PU ), la quale si è prefissata come obiettivo principale di salvaguardare e tutelare tale razza.
Il Cavallo del Catria è una razza sintetica derivante dall’incrocio tra stalloni “Frenches Montagnes” o Maremmani e le fattrici cresciute ed allevate nell’area del massiccio del Monte Catria e nelle aree vicine. Gli esemplari di tale razza sono sobri, robusti e rustici con temperamento equilibrato e medio grado di nevrilità. La tipologia del Cavallo del Catria deve rispondere al modello meso-brachimorfo, un buon esemplare deve necessariamente avere: un muso leggero, petto ampio, torace profondo, dorso estremamente corto, groppa orizzontale e larga. L’altezza al garrese è fissata indicativamente in 150-160 cm per i maschi e 145-155 per le femmine, i mantelli ammessi sono il baio ed il morello, è ammesso anche il sauro per femmine e castroni.
La realizzazione del progetto portato avanti da Giovanbattista Aleotti e Federica Micozzi è stata resa possibile dalla sinergia creatasi dagli stessi con gli Allevatori del Cavallo del Catria Fausto e Giacomo Romitelli, titolari di due Allevamenti con sede sita in Cantiano ( PU ) che, rispettivamente dal 1971 e dal 2012, portano avanti con passione e dedizione l’allevamento e lo sviluppo del Cavallo dal Catria. Fausto Romitelli ha dedicato gran parte della sua vita ad incrementare e migliorare questi esemplari di cavallo, ha aderito fin da subito al Progetto per il Miglioramento della razza, selezionando nel proprio allevamento i capi che rispondevano positivamente ai requisiti richiesti per lo sviluppo.
Entrambi gli allevamenti in questi anni hanno mantenuto ed incrementato il numero di capi, tra di essi hanno selezionato i migliori esemplari. Tale selezione è indirizzata al fine di produrre animali adatti per la sella, al fine di rendere il Cavallo del Catria protagonista assoluto del Turismo equestre ed andando a disincentivare la produzione di carne. Tra le attività svolte dai due Allevamenti, in aggiunta all’attività base di allevamento stesso, troviamo: ogni anno transumanze, con le quali si spostano i cavalli da un pascolo ad un altro dalla stagione estiva a quella invernale o viceversa; servizi televisivi volti a pubblicizzare al massimo il valore del Cavallo del Catria; partecipazione a Fieracavalli Verona, dove nel 2019 si è tornati dopo ben 10 anni di assenza; salvaguardia dell’ambiente e doma puledri.
Per principio etico e morale i due Allevamenti in questione nel domare i propri cavalli usano esclusivamente il metodo di doma dolce, essendo tra i più grandi sostenitori del principio “I fondamenti della comunicazione tra uomo e cavallo si riferiscono a tre principali aspetti: la fiducia, il rispetto, la connessione. Tutte le risposte si trovano dentro a questi tre concetti. Quando i tre aspetti si congiungono si raggiunge la massima intesa uomo-cavallo” L. Capellini.
Sabato 21.02.2021 e Martedi’ 23.3.2021 si sono aggiunti due tasselli importanti per la tutela e lo sviluppo del Cavallo del Catria e la ripresa post-sisma, gli acquisti di 10 puledre da parte di Giovanbattista Aleotti e di 9 puledre da parte di Federica Micozzi tutte rigorosamente razza “Catria”, da allevare nel Parco Naturale dei Monti Sibillini. Questo è un segnale forte e chiaro di resilienza da parte di coloro che non si sono mai arresi e continuano a dare tutto per la promozione e lo sviluppo del territorio in cui vivono e che amano.
Il vicepresidente della Regione Marche e assessore all’agricoltura Mirco Carloni: “stiamo redigendo un nuovo piano di sviluppo rurale per le annualità 2021-2022 in grado di garantire il dovuto sostegno alle eccellenze della nostra regione. Interveniamo per evitare le anacronistiche ed inutili sovvenzioni a pioggia e favorire interventi più snelli ed efficaci. Abbiamo il dovere di sollecitare le aziende che investono nel proprio lavoro, che salvaguardano la razza, incentivano il benessere animale e favoriscono l’incremento occupazionale e turistico nelle aree interne”.
