FERMO – Prima cardiologia, poi il pediatra, ora le liste di attesa. Si susseguono i problemi per l’Area Vasta 4. Questa volta a sollevare la questione è Saturnino Di Ruscio, dirigente del comune di Fermo, ma soprattutto volto di punta di Fratelli d’Italia a livello regionale.
“Una mia amica dai primi giorni di agosto ha cercato di prenotare una risonanza magnetica "urgente" (ovvero entro 60 giorni) per la sua anziana madre che aveva riportato varie fratture e, prima della fine del mese di settembre, doveva effettuare una visita di controllo. Ha chiesto, tramite CUP, di poter effettuare la risonanza a Fermo ma per Fermo non prendevano prenotazioni mentre avrebbe potuto effettuare la prestazione in strutture pubbliche in altre località della Regione nel mese di ottobre. Voleva Fermo per evitare che l'anziana mamma, con varie fratture, dovesse sobbarcarsi anche l'onere di un viaggio fuori Provincia” spiega il politico.
La questione è quindi semplice: possibile non avere un parametro diverso in base alle situazioni? In alcuni casi, non ci sarebbe nulla di male a mandare qualcuno a Macerata o Osimo se ha fretta, ma di fronte a una anziana con fratture, ha senso? “Ho assistito personalmente ad una sconfortante telefonata della signora che, alla fine, ha deciso di andare a pagamento. A questo punto è stata trovata la possibilità di effettuare la risonanza a Fermo. Dovendo effettuare la prestazione in due parti del corpo i costi sono anche molto elevati” riprende Di Ruscio.
Una vicenda che preoccupa, che “porta a pensare che chi ha i soldi abbia una sanità migliore”. Per Di Ruscio, l’ultima domanda è rivolta ai vertici dell’Asur, “ma senza polemiche”, e riguarda la gestione delle liste di attesa del Murri: “Perché su Fermo vengono date prenotazioni solo a pagamento. Forse i cittadini della Provincia di Fermo sono più ricchi degli altri? Oppure dobbiamo avere una diversa sanità rispetto agli altri territori? Mi sembra che esistano dei livelli assistenziali che vanno garantiti a tutti. Paghiamo anche noi le tasse. Spero che ora la sanità cambi, perché gli elettori ci hanno scelto anche per questo”.