di Francesca Pasquali
FERMO - Aumentano le denunce per violenza domestica tra le donne
straniere che vivono nel Fermano. Ma sono sempre loro, quando le cose
si mettono male, a rimetterci per prime il lavoro. E ad avere problemi
a trovarlo, per il titolo di studio che non si vedono riconosciuto o
perché non parlano bene italiano. È la fotografia scattata dal
Consiglio territoriale per l’immigrazione che s'è riunito ieri in
Prefettura. L'incontro, a cui hanno partecipato Comuni, sindacati,
forze dell'ordine e associazioni, si inserisce nel progetto "Fami
Arco", che mira a rafforzare lo spirito di comunità a Lido Tre Archi.
Sul fronte sanitario, è emersa la necessità di rafforzare gli
strumenti di informazione a disposizione delle donne straniere. Su
quello della sicurezza, grazie a una maggiore consapevolezza, stanno
aumentando denunce e richieste d'aiuto per episodi di violenza
domestica. Su quello del lavoro, il quadro descritto dice che «nei
momenti di crisi, i licenziamenti interessano maggiormente i
dipendenti stranieri e in particolare le donne» e che «ulteriori
difficoltà sono dovute al mancato riconoscimento di titoli di studio
esteri e dalle barriere linguistiche». Presente all'incontro anche il
presidente del Centro di cultura islamica del Piceno, Mohamed El
Fanniin, che ha sottolineando il lavoro portato avanti in
collaborazione con enti, istituzioni e associazioni per favorire
l’integrazione tra culture.