FERMO – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, cresce la rete antiviolenza della Prefettura di Fermo, guidata da Vincenza Filippi: “Un percorso di consapevolezza di sé, un percorso nei diritti sanciti dalla costituzione che prevede la parità tra uomo e donna”. Un principio che però tutt’ora non trova il suo pieno riconoscimento.
Cresce il protocollo della rete, allargandolo a componenti femminili, enti e istituzioni, altri cinque componenti. “Chiaramente non deve essere un discorso di principio, queste giornate devono essere un modello reale. Il ministero ha varato un piano triennale, utilizzando anche i fondi del Pnrr. Si parla di diritto al lavoro, lotta alla violenza sulle donne, il riconoscimento dei diritti delle donne immigrate e il contrasto allo sfruttamento”.
i numeri sono “sconsolanti”, ribadisce il prefetto. “Sono aumentati i casi nel Fermano. Violazioni del divieto di avvicinamento da parte del coniuge e degli ex, un aumento del 32% nonostante il codice rosso. “Cresciuti i casi dello sfregio del volto, delitto aberrante”. Nel 2019 ci sono stati 67 casi di codice rosso, nel 2020 “con le donne costrette a vivere in casa senza poter uscire, con le case rifugio bloccate” sono cresciuti gli episodi. Nel 2021 sono 58 i codici rossi già nei primi 9 mesi.
“Oggi però è una bella giornata, che ricorda le donne come elemento cardine e che ribadisce il diritto delle persone” prosegue salutando i partecipanti, dai comandanti provinciali di Finanza, Carabinieri e Polizia, al direttore dell’Asur 4 Roberto Grinta, che sta lavorando su protocolli mirati, fino alla presidente della Provincia, Moira Canigola, e alla numero uno della commissione pari opportunità regionale Maria Lina Vitturini, affiancata dai consiglieri Putzu e Marinangeli.
“La sfida contro i femminicidi si gioca nel campo della prevenzione” ribadisce sempre la Polizia di Stato impegnata nelal campagna ‘questo non è amore’. Tanti i brani letti, con la prefetta che chiude con La ballata delle donne di Sanguinetti. Poi la firma dell’addendum per i nuovi partner. Una è Alessandra Cognigni, commissaria pari opportunità provinciale, nominata dal ministero del Lavoro. “Attendevo questo rinnovo per poter fare parte del progetto. Mi occupo di discriminazioni sui luoghi di lavoro, di ogni tipo: di genere, di provenienza, di religione”. C’è l’avvocatessa Donatella Sciarresi, referente dell’Osservatorio diritto di famiglia e comitato pari opportunità dell’ordine degli avvocati: “Siamo 11 componenti e interveniamo sul territorio. Con la prefetta abbiamo la medesima idea, entrare nel territorio ed educare. Noi lo faremo scendendo in piazza a Fermo, Porto San Giorgio e Lido Tre Archi”.
L’Aiaf, associazione avocati per la famiglia, è rappresentata dall’avvocato Laura Botticelli: “Siamo convinti che fondamentale sia la formazione. Degli avvocati, ma anche dei giovani e sono felice che ci siano le scuole all’interno del protocollo. Dobbiamo riempire queste giornate e agire sulla conoscenza, usando anche l’arte”.
E infatti entra nella rete anche il Liceo classico, “perché è fondamentale la rivoluzione culturale” ribadisce il capo di gabinetto Sadutto. Per l’Annnibal Caro c’è il preside Ferracuti: “Noi licei umanistici abbiamo un compito fondamentale. dobbiamo riportate alla luce l’identità europea che si caratterizza per la diversità di genere. Da ormai mille anni i valori passano per la figura femminile. La Divina Commedia è stata scritta per parlare di una donna, non dimentichiamolo”. Si chiude così una intensa mattina accompagnata dalle note del sax del professor Mazzoni.
@raffaelevitali