PORTO SAN GIORGIO – TurisMarche punta sul vino e presenta la seconda edizione de progetto che fa parte del bando ‘Dalla vigna alla tavola’ della Regione.
Quattordici serate tra Fermo e Ascoli dal 22 aprile al 19 giugno. Cambia il nome e diventa ‘Marche beer&wine experience’, con l’ingresso dei birrifici artigianali locali. e così il grappolo d’uva nella grafica si sposa con il boccale e la forchetta.
Quattordici serate in 14 ristoranti. Ambienti diversi. “Questo crea un vero circuito tra gli appassionati di vino e buon cibo” spiega Andrea Marsili. Immancabile Petritoli, poi Lapedona e Santa Vittoria, Fermo e la costa con Porto San Giorgio.
Sono 25 le cantine coinvolte da tutte le Marche e sette birrifici, poi i maccheroncini Igp Marcozzi, Le Spiazzette che con Slow Food portano la Mela Rosa e l’olio biologico di Livia a Petritoli.
L’obiettivo è coinvolgere i turisti, per cui i tour operator si sono messi in rete, Marsili ne ha coinvolti altri quattro con Urbino Incoming, Piceno2.0, Giustozzi International Service e Food&Relax Sas. “Il progetto prevede che almeno il 20% degli ospiti delle serate devono arrivare da fuori regione”.
Nel vino entra Stefano Isidori, presidente Ais, che crede molto nel progetto: “Siamo all’interno di una decina di progetti regionali. Agli incontri parteciperanno sommelier – relatori, tranne che in due serate che già hanno queste figure all’interno, come Didacus che ha in Matteo Tassotti uno dei migliori esperti sul territorio regionale e a Marca Reale. Noi racconteremo i vini e gli abbinamenti”.
L’obiettivo comune è far conoscere il territorio, passando per i migliori prodotti. “Noi vogliamo sensibilizzare in primis i locali, che devono essere consapevoli di quello che il territorio offre e della qualità che li circonda. Poi far incontare i piccoli produttori con il sistema Horeca”.
Confermato il mondo social di TurisMarche. Le prenotazioni le prendono direttamente i ristoranti, mentre per ogni info c’è Marsili con il suo staff. Capofila del progetto è Stefano Bagalini con il Cobà, che garantisce anche un rimborso parziale del soggiorno a chi arriva da fuori: “Primo anno in sordina, nel secondo ci crediamo. Ogni ristorante vini e cibi diversi, prezzi agevolati, dai 25 i 50 euro, e per chi viene da fuori un occhio di riguardo”.
La Regione targata Acquaroli crede in questo progetto. “Le nostre scelte politiche sono chiare. Siamo partiti dalla legge sull’enoturismo, per poi calarla a terra con bandi. Sedici progetti presentati e sedici finanziati, a riprova di quanto ci investiamo. Si crea una filiera fondamentale” riprende il consigliere regionale Marco Marinangeli.
La conferma viene dai numeri: 225 ristoranti coinvolti, 200 cantine, venti birrifici a livello regionale. “Le Marche crescono, ultima prova al Vinitaly, in cui ci siamo impegnati a veicolare anche realtà di nicchia che magari non avrebbero forza e autonomia per accedere a determinati mercati e canali promozionali”.
Per proseguire la promozione via eccellenze, in arrivo c’è la legge sull’olioturismo, che ha già fatto un primo passaggio in commissione. “Presto arriverà in consiglio con una proposta di legge, limata e condivisa con gli operatori. Insieme valorizziamo. E poi c’è il turismo esperienziale, sono primo firmatario, la legge sulle ippovie che si integra con il bike, sapendo che qua ne abbiamo già una attiva sul Tenna. Insomma – conclude Marinangeli – la visione è ampia e con questo progetto, di cui TurisMarche fa parte vuole sostenere i produttori favorendone l’ingresso sul mercato a costi accessibili”.
E siccome si vuole far tornare il turista, nasce così anche l’accordo coni tour operator: Chi prenoterà le serate passano per i quattro player, avrà uno sconto, se non la gratuità, per il pernotto” conclude Andrea Marsili.
@raffaelevitali
