ANCONA - L'apertura del 56º Vinitaly ha visto la vivace partecipazione delle Marche, con oltre 200 etichette disponibili per la degustazione libera presso la "Terrazza Marche" nel padiglione 7 (Stand C6-C7-C8-C9) a Verona. Questo evento, inaugurato ieri, ha attratto l'attenzione di numerosi appassionati e professionisti del settore enologico.
La rappresentanza delle Marche è stata imponente, con la presenza di 107 cantine, di cui ben 49 coinvolte nella collettiva organizzata dalla Regione. Tra queste, 38 provenienti dall'IMT (Istituto Marchigiano di Tutela Vini) e 11 dal Consorzio Vini Piceni.
La giornata ha visto anche la visita del Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, sottolineando l'importanza e il prestigio dell'evento.
Andrea Maria Antonini, assessore all'Agricoltura delle Marche, ha sottolineato l'impegno della regione nel sostenere i propri vini, con un'enfasi particolare sulle produzioni biologiche e sull'innovazione. Antonini ha anche menzionato l'importanza di favorire l'enoturismo e di supportare le esportazioni dei vini marchigiani.
Il presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, Mirco Carloni, ha enfatizzato l'importanza del settore biologico nelle Marche, la seconda regione in Italia per incidenza sulla superficie agricola vitata, con oltre il 46% dedicato a questo tipo di produzione.
Carloni ha sottolineato il valore del biologico come modello per la diversificazione e la conservazione della biodiversità, confermando che il vino marchigiano sta vivendo una crescita significativa.
La proposta di crescita qualitativa delle produzioni enologiche marchigiane è stata avanzata da Simone Capecci, presidente del Consorzio Vini Piceni, durante una degustazione dedicata alla longevità del Pecorino, vitigno predominante nei bianchi a denominazione d'origine del Piceno. Capecci ha annunciato la valutazione dell'introduzione di una tipologia Riserva o Superiore per le denominazioni contenenti il Pecorino, per conferire maggior prestigio a questo vitigno.
Anche l'Istituto Marchigiano di Tutela Vini, guidato da Michele Bernetti, sta lavorando su modifiche importanti. Tra queste, l'accorpamento della tipologia Superiore nel disciplinare del Verdicchio dei Castelli di Jesi Docg, al fine di unificare le migliori produzioni sotto una governance unica.
Si prevedono iter simili per altre denominazioni, come la Docg Conero e la Doc Colli Maceratesi, che potrebbero introdurre tipologie Riserva per valorizzare ulteriormente le loro produzioni.
Vinitaly 2024 rappresenta quindi un'importante vetrina per i vini marchigiani, testimoniando la continua ricerca di eccellenza e innovazione nel settore vinicolo della region