Non c’è due senza tre? La Poderosa Basket punta sulla cabala e prova a regalarsi il terzo successo consecutivo. Ma non sarà facile, anche per coach Gennaro Di Carlo che ritrova un pezzo del suo pssato, quello con cui si è seduto su una panchina di serie A1 nel 2007: l'head coach Alessandro Finelli, allora 40enne. Insieme, infatti, guidarono una delle più forti Sutor di tutti i tempi. Ma è il passato, il presente si chiama ‘obiettivo salvezza’.
Coach Di Carlo, due vittorie di fila: si immaginava un ritorno così a Montegranaro?
“Lo sognavo questo ritorno. Poi riuscirci ti rende consapevole di avere avuto un inizio importante. Non era facile, ho avvertito sfiducia, delusione, incertezza e anche un po’ di paura rispetto al futuro. Dinamiche normali che dovevamo invertire. Abbiamo cambiato il trend, ma siamo solo all’inizio di una strada che mi aspetto molto travagliata, la lotta per non retrocedere sarà molto complessa”.
Contro Orzinuovi una battaglia vera, cosa resta?
“Mi è piaciuta la capacità di non mollare di fronte alle spallate di Orzinuovi che ci ha assediato con un attacco molto prolifico. Non conoscendo bene la mia squadra non sapevo che resistenza avesse. E invece ho verificato che a ogni canestro subito eravamo pronti ad attaccare con la faccia nostra. Il canestro in più finale è l’aspetto positivo. Di certo non mi è piaciuto, lo dicono le statistiche, la difesa, perché 93 punti subiti sono tanti. una buona squadra deve avere tenacia difensiva”.
Ora in pullman verso Mantova.
“Una partita che giochiamo contro la seconda in classifica, ma che ci servirà a capire se abbiamo imparato dagli errori. Con quale atteggiamento andremo? Quello di chi sa di essere in difficoltà, di non poter competere giocando alla pari, quindi chiederò umiltà e forse avremo chance di vittoria. Se così non sarà ci faremo molto male, perché siamo ancora malati”.
E poi due in casa.
“Caserta e Milano in pochi giorni, per cui Mantova è davvero un momento di verifica e partenza”.