di Francesca Pasquali
FERMO - «Villa Verde è pulita, ma in giro circolano ancora voci che dicono il contrario». Non ci gira intorno Antonio Romani. L’amministratore delegato della clinica di viale Ciccolungo vuole fare chiarezza.
«Problemi – spiega – ci sono stati nel periodo natalizio, quando avevamo pochissimi ricoverati e non facevamo operazioni». In quei giorni, dentro la struttura s’è sviluppato in focolaio che ha contagiato tre medici e otto operatori sanitari. «Il 6 gennaio – fa sapere l’Ad – abbiamo vuotato la clinica e sanificato tutto, dagli scantinati a tutte le camere, e siamo ripartiti. Per farlo, abbiamo dimesso i sei pazienti che erano ricoverati. Oggi la clinica è completamente pulita, sia dal punto di vista del personale sia dei ricoverati e ha completato la seconda dose di vaccino per la maggior parte del personale».
La notizia del focolaio s’era diffusa qualche settimana fa ed era stata confermata dall’Area vasta 4, che aveva parlato di diversi positivi arrivati al Murri da Villa Verde. «È l’ospedale che ci manda i pazienti, non il contrario. Poi, se si positivizzano, è chiaro che vanno mandati nelle strutture Covid» puntualizza Romani.
Da quanto c’è il Covid – spiega – i pazienti vengono ricoverati solo se il tampone è negativo. Per cinque giorni di fila, vengono sottoposti al tampone rapido e tenuti in stanze singole, il che ha ridotto di circa un terzo la capienza della casa di cura. Passato quel tempo, se i pazienti non si positivizzano, vengono messi due per camera.
«Abbiamo avuto pazienti che si sono positivizzati dopo dieci-dodici giorni. È il decorso del virus. In quei casi, vengono mandati nei reparti Covid e si effettuano tamponi a tutto il personale e agli altri ricoverati» spiega l'Ad. Questo perché, in base al piano pandemico regionale, la clinica deve essere di supporto per i pazienti no-Covid. Significa che, se il Murri è in affanno, può trasferirci i pazienti negativi, per fare spazio agli altri, ma non i positivi.
Assieme a Romani, a fare chiarezza sulla situazione della casa di cura, c’era il sindaco Paolo Calcinaro. «È una struttura molto importante per la nostra città. Se c’è da dare una notizia di inversione rispetto al bailamme di questo periodo, mi sento di essere presente» dice.
Lui che il Covid l’ha provato sulla sua pelle, ne parla come di un «virus subdolo, con effetti di trasmissione non parametrati, e difficile da controllare». «Per stare sicuro – dice –, dovresti tamponare tutti ogni giorno. Misure totali non esistono. Solo la vaccinazione, che per fortuna ora abbiamo».
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