PORTO SANT’ELPIDIO – Il mare, certo, ma ogni marinaio poi vuole tornare a casa. E da oggi i 130 soci dell’associazione ‘Marina d’Italia’ di Porto Sant’Elpidio, 35 gli ex militari, ne hanno una bellissima, due grandi stanze piene di crest e bandiere.
“Grazie all’amministrazione comunale che ci ha messo a disposizione questi spazi all’interno di villa Baruchello. Una villa 700esca per noi che siamo nati il 19 gennaio del 1997. Era un sogno questa sede, ma quando mi metto in testa una cosa la faccio” sottolinea il presidente Vincenzo Di Donato.
“Un impegno preso dall’amministrazione Franchellucci che abbiamo fatto subito nostro. Quando ci siamo incontrati, dopo il voto, con il presidente non abbiamo esitato perché questa associazione è fondamentale per Porto Sant’Elpidio, veicola il passato nel futuro, porta sani valori” commenta il vicesindaco Andrea Balestrieri, che è stato quello più impegnato nel recupero degli spazi.
Per la festa arrivano i vertici di chi il mare lo vive ogni giorno, dal comandante della Capitaneria di Porto sangiorgese, Picone, al suo predecessore fino all’ammiraglio Rosati, che dei Marinai d’Italia è presidente nazionale.
Perché una casa per chi vive il mare va sempre celebrata, con tanto di fischietto, che accompagna l’alzabandiera. La sede è dedicata all’elpidiense Giuseppe Moschini, medaglia d’oro al valor militare per il suo eroico gesto, che gli costò la vita, nel 1943 nelle acque del canale di Sicilia.
“Per noi questa sede è gioia. C’è stato un grande lavoro della famiglia dei Marina d’Italia, per tutti ringrazio il segretario Pazzi. Anche se a tanti vorrei abbracciare perché ci viene riconosciuto il patrimonio di valore umano e sociale che rappresentiamo e viene rafforzato il legame con il territorio e la comunità” prosegue il presidente, limitato nei movimenti ma non nelle idee e nella forza propulsiva.
L’associazione, sede a villa Baruchello a parte, è molto impegnata tra spiaggia e mare: “Penso ai corsi per ragazzi, a quelli per i diversamente abili e da qualche tempo all’impegno con le dragonesse, splendido esempio di vitalità (tante le Infinitae presenti al taglio del nastro, ndr). Lavoriamo per avvicinare i giovani e usare al meglio i nostri cento metri di arenile” aggiunge lo storico vicepresidente Benito Diamanti.
“Quando si ha un presidente così determinato, una vera forza della natura, collaborare è facile. Noi siamo accomunati da un motto, ‘una volta marinai, marinai per sempre’. Con l’associazione ci legano valori e storia, l’amore per la patria. Tutti vigiliamo il mare, per tutelare ogni aspetto della balneazione. I Marinai d’Italia con noi hanno una collaborazione continua, perché proiettano nel futuro il legame con il passato. Non si ripone mai la casacca da marinaio, è un tatuaggio sulla pelle” prosegue il comandante Picone.
Il sindaco Massimiliano Ciarpella non poteva mancare: “Per noi è un’associazione radicata, che supporta il tessuto cittadino in tante occasioni. Un lavoro svolto anche sotto traccia, sono presenti durante le celebrazioni civili, ma soprattutto testimoniano il legame che la nostra città ha con il mare e la sua tradizione. Ospitarli dentro villa Baruchello, da poco recuperata. E chissà che non possano diventare anche dei veri custodi, ci ragioneremo, hanno tutto per poter collaborare al meglio con il Comune, questo luogo necessità di vigilanza e soprattutto di vita quotidiana”.
Tutta la giunta si è schierata poi davanti al presidente per il saluto finale, soddisfatte le assessore Torresi e Bracalente, che nel recupero della villa, insieme con Balestrieri, hanno investito molto tempo. “Quest’anno che abbiamo ripreso la bandiera blu, il corpo dei Marinai d’Italia è ancora più fondamentale. Anche con loro stiamo progettando la giornata nazionale per il salvataggio in mare” la chiosa finale dell’assessora Bracalente.
Raffaele Vitali