FERMO – Approccio pragmatico quello dell’assessore Mirco Carloni sul come usare al meglio i fondi europei, non il Recovery Fund, ma quelli della programmazione settennale 2021-2027.
Per non sbagliare, Carloni e il presidente Francesco Acquaroli hanno insediato l'Osservatorio regionale sulla specializzazione intelligente. Per la prima riunione hanno scelto la casa di una delle aziende modello delle Marche, la Loccioni di Angeli di Rosora.
La strada da intraprendere ha già dei punti di indirizzo fermi, legati a tre versanti di investimento: rafforzare la capacità innovativa dei sistemi produttivi rappresentativi delle Marche (tra gli altri: edilizia, mobile e arredo, elettrodomestici, illuminazione, calzature, confezioni, pelletterie, cantieristica, elettronica, ingegneria), quelli portatori di innovazione sociale (prodotti e servizi per la cultura e l'educazione, agrifood e salute), quelli ad applicazione trasversale (servizi alle imprese, alla persona e alla comunità).
La strategia S3 è lo strumento di indirizzo che le Regioni devono adottare per concentrare gli interventi di ricerca industriale e di innovazione verso gli ambiti a maggiore potenziale di innovazione e crescita delle proprie realtà locali. Possono rafforzare le eccellenze esistenti o investire sul potenziale futuro dei territori, coinvolgendo i protagonisti del mondo della ricerca e dell'innovazione.
" Occorre intercettare le energie migliori per recuperare il tessuto produttivo che rischia di essere risucchiato dalla crisi pandemica ed economica in corso. Abbiamo una visione per le Marche che vede protagonisti i territori e che si basa principalmente sul fare squadra e sinergia, per la programmazione del futuro” ha introdotto Acquaroli che ha ribadito un tema a lui caro: “Non sono ammessi campanilismi né egoismi”.
Insieme alla ricerca di competitività e innovazione. “Insieme – ha ripreso Carloni – dobbiamo individuare quelle che potranno essere, potenzialmente, le aree migliori per promuovere trasferimento tecnologico e ricerca. Per aiutare le nostre imprese a crescere e a essere competitive".
Col Por arriveranno più di 500milioni di fondi europei. E a questi si aggiungeranno i miliardi del Recovery. “La velocità con cui usciremo dal Covid dipende dal vaccino, ma le modalità con cui dopo il Covid avverrà la ripresa economica dipendono da noi. Dobbiamo essere capaci di individuare i temi veri su cui puntare, senza disperdere le energie, sviluppando le filiere, puntando a trasformare la nostra micro impresa in un'impresa altamente innovativa e competitiva".
Tutto questo partendo dalla fotografia del presente: i settori marchigiani, cresciuti più della media nazionale, sono quelli delle industrie alimentari e delle bevande, prodotti chimici, farmaceutici, lavorazioni della gomma e plastica, la metallurgia.
@raffaelevitali