Solidarietà e generosità, a più livelli. Se ci sono i giovani dei palazzi che si offrono di andare a fare la spesa per i vicini, se ci sono i volontari della protezione civile che a chiama portano medicine o qualche una persona ha bisogno, ci sono poi le azioni per la sanità. In u sol giorno ne sono arrivate due al Murri di Fermo.
La prima ha come protagonista la ditta BMB srl di Monsampietro Morico che ha donato all’ospedale civile Murri di Fermo due respiratori polmonari. “Un'azienda non nuova a donazioni alla nostra area vasta. Stavolta si sono sentiti particolarmente vicini al nostro lavoro in Rianimazione e alla popolazione fermana, in un momento tra i più drammatici per la nostra salute. Ci sentiamo di dire un grazie particolare. Noi curiamo dietro le quinte, in silenzio, se siamo bravi i pazienti non si ricordano di aver patito in Rianimazione. Grazie al contributo di questa azienda saremo in grado di aumenteremo l'offerta di salute” commenta la primaria Cola.
Da Monsampietro Morico a Montegiorgio per la seconda iniziativa che nasce nel mondo dello sport con l’hashtag #Diamouncalcioalcoronavirus. “Il nostro obiettivo è raccogliere fondi per la terapia intensiva coinvolgendo l’intero mondo del calcio regionale” spiega la Tignum, società di settore giovanile. Attraverso la piattaforma “goufoundme” è stata appunto aperta una raccolta fondi dove ognuno può mettere quel che vuole per aiutare e sostenere le terapie intensive così messe in difficoltà in questo periodo. Attiva una pagina ad hoc https://www.gofundme.com/f/gc5ejn-diamo-un-calcio-al-coronavirus nel quale poter fare direttamente le proprie donazioni per una idea che vuole abbracciare e coinvolgere l’intero mondo del calcio regionale e non solo.
““Chiamiamo a raccolta tutti: magazzinieri, portaborracce, numeri 10 di provincia, mister Mancini, le squadre giovanili, le squadre femminili, la FIGC, i genitori dei ragazzini che vorrebbero il loro figlio più spostato sulla destra e quelli che fanno pure i dirigenti, bigliettai, quelli che “se non era per l’infortunio” stavano in Serie A, il calcio a 5, la Serie B come la Terza Categoria, quelli che entrano facendosi il segno della croce e quelli che pregano aprendo le mani, quelli che si riscaldano e basta, allenatori fantasiosi, fidanzate o fidanzati, madri, fratelli, sorelle, presidenti, ultras, appassionati, allenatori di Fantacalcio, arbitri, guardalinee, malati di Marcheingol, tifosi della domenica e tutte le altre realtà marchigiane. Siamo tanti. Nessuno come noi sa cosa significa fare squadra. Tante sono le campagne che sono state lanciate. Noi siamo i sostituti freschi, le energie nuove. I polmoni quando c’è da difendere il risultato e da soffrire” sottolinea la società.
L'Iban inserito nella campagna è già quello della Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona Onlus. Qualsiasi realtà calcistica o singolo può fare una donazione ed aggiungersi alla raccolta fondi scrivendo alla mail diamouncalcioalcoronavirus@gmail.com con il nome della squadra.