FERMO – Viale della Carriera è una zona particolare. Per molti è la circonvallazione di Fermo, per altri è la strada principale di collegamento tra quartieri, per chi ci vive è la via di casa. Il problema è che una strada larga che fa pensare a molti automobilisti che non ci siano limiti. e invece, garage, parcheggi, pedoni fanno sì che ogni metro possa essere pericoloso.
Poi, capita che ci sia il giorno uggioso, con la pioggia e allora non serva neppure andare forte per rischiare la tragedia. Il Comune, dopo tante richieste, era intervenuto creando un’isola a metà strada, che stava funzionando, le auto dovevano un po’ rallentare. E siccome era posizionata in prossimità di un attraversamento pedonale, la sicurezza era cresciuta. Solo che ‘era’ è il tempo verbale perché a fine ottobre un giovane automobilista, in piena notte, l’ha centrata, distruggendola.
Il viale torna così nelle mani di chi spinge troppo e soprattutto chi esce da uffici e abitazioni è di nuovo, quanto e più di prima, a rischio. Si arriva così all’investimento di pochi giorni fa. Dinamica tutta da chiarire, ma il caso ha voluto che sia avvenuto proprio nel punto in cui c’era l’isola oggi scomparsa. La donna, una 67enne che vive in zona e la sorte la deve sfidare ogni giorno attraversando e camminando lungo il bordo strada, ha riportato diverse fratture e un forte trauma alla testa, ma non è in pericolo di vita.
“Un grande dispiacere. Purtroppo quell’isola stava funzionando. Noi l’abbiamo subito riordinata, ma – spiega l’assessore alla viabilità Mauro Torresi – oggi poche aziende fanno magazzino e ci sono volute diverse settimane”. Ma la viabilità sarà ripristinata in fretta: "Il materiale ci è arrivato pochi giorni fa, quanto prima verrà rimontato. Forse non basterà, ma non sarà l’unico intervento, vogliamo aumentare anche l’illuminazione sugli attraversamenti. Presto avremo soluzioni. Ma quell'isola stava davvero funzionando” conclude. E chisssà che non arrivi anche un autovelox, perché se le persone non capiscono con le buone, c'è sempre il conto in banca da colpire.
Raffaele Vitali
