FERMO – Come affrontare il Coronavirus. Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, lo ripete ogni giorno in qualunque trasmissione televisiva viene chiamato. È uno dei riferimenti nazionali in questa fase di emergenza.
Pregliasco, quando vanno usate le mascherine?
“Vanno usate quando servono: in un supermercato, al lavoro quando c’è il rischio di trovarsi non a distanza. Non vanno usate per correre da soli o mentre si cammina. Poi resta l’indicazione base: lavarsi le mani”
Ma il virus sopravvive nell’aria?
“Il virus passa per le goccioline respiratorie e dura qualche ora, ma con una carica bassa, mentre è forte nell’immediato”.
Quali sono i sintomi principali?
“Ci deve preoccupare quando la febbre è più alta di 37,5 e lo è per più giorni con difficoltà respiratorie. Allora possiamo pensare a un possibile Coronavirus”.
Si parla tanto di scarpe e cappotti, sono pericolosi?
“Se ne parla in modo esagerato. Una igiene generale e un’attenzione per farli arieggiare sono utili. Ma non c’è il problema. Non è la suola delle scarpe che veicola, ma ogni atteggiamento di buonsenso fa bene. Il vero nodo è non toccarsi bocca e occhi”.
Il virus sulle superfici, pensiamo ai soldi, sopravvive?
“Rischio impalpabile. Li gestiamo e poi ci laviamo le mani. Se rimane sulle mani e non ci lecchiamo le dita il problema non c’è”.
Shopping online e non solo, più rischi sulla carta che plastica?
“Hanno tempi diversi, cambia di alcune ore la sopravvivenza. Non è che su ogni scatolone qualcuno sputa sopra. La quota è bassissima. Ricordiamo, dato certo, che sono le goccioline più grosse quelle che emettiamo starnutendo e parlando a veicolare il virus. Quelle si disperdono a breve distanza e si depositano. Se c’è un luogo dove è bene stare da soli all’interno è l’ascensore”.
Dottore, anche dentro casa bisogna lavarsi le mani?
“No esageriamo, ma stiamo attenti ogni volta. “Se ci sono alte persone che escono spesso, se c’è un soggetto in quarantena fiduciaria, certamente sì. Se si è da soli non ci si autoinfetta. Il problema è la diffusione verso terzi”.