PORTO SAN GIORGIO - Autostrada e politica, qualcosa si muove. “Con l'approssimarsi al periodo da "bollino rosso" dell'estate la situazione peggiorerà ulteriormente. Un territorio già alle prese con le ripercussioni del sisma e del Covid non può vedersi costretto a fronteggiare un’ennesima emergenza. La società concessionaria Autostrade ed il Ministero devono intervenire immediatamente su una situazione che si trascina da inizio anno” sottolinea il senatore Francesco Verducci.
“Il senatore prende posizione, ha chiesto che governo e Autostrade per l’Italia intervengano immediatamente ed ha presentato un’interrogazione urgente alla ministra delle infrastrutture De Micheli. Giusto, se non fosse che sta al governo ed interroga un ministro del suo stesso partito” ribatte Andrea Putzu, esponente di Fratelli d’Italia.
Nel mentre, la fotografia della situazione la dà Jessica Marcozzi, consigliera regionale di Forza Italia: ““Chilometri di code e rallentamenti interminabili in A14 e di riflesso sulla Statale Adriatica 16. Con un danno incalcolabile per il commercio, l'economia, il turismo e l'ambiente del Fermano. La situazione è assolutamente inaccettabile. Dinanzi a questa surreale situazione l'Amministrazione regionale che fa? Nulla. Noi siamo pronti ad azioni forti, anche manifestazioni di protesta contro la Regione se chi guida le Marche, ancora per pochi mesi fortunatamente ma con purtroppo l'estate di mezzo, non sarà in grado di far adottare dei provvedimenti risolutivi che mettano fine ai disagi”.
E oltretutto l'Amministrazione regionale ha avuto mesi e mesi per trovare una soluzione. Ma come al solito - conclude -, hanno fatto un buco nell'acqua che però sta mettendo in ginocchio un'intera regione”.
Visione più ampia quella di Putzu, che da responsabile enti locali del partito punta il dito su Roma, visto che i poteri della regione in materia di infrastrutture sono praticamente zero: “Perché dalla fine del 2019 ad oggi non si sono approvati quei progetti e non si sono disposti lavori straordinari durante la quarantena, quando le autostrade erano deserte? Dire ora che la situazione è incresciosa e servono risposte immediate è inutile. Sapevamo da dicembre che il rischio era un’estate in coda, cosa si è fatto per evitarlo? Di certo non lavorare durante il lockdown”.