SERVIGLIANO - Festeggia i vent'anni di vita e di attività con una full immersion nella storia, l'associazione Casa della Memoria di Servigliano. Che propone una due-giorni (sabato 9 e domenica 10) di visite guidate e incontri. Gli stessi giorni decisi dal Segretariato regionale del Ministero della cultura per organizzare un’apertura straordinaria nell’ambito del Piano di valorizzazione 2021.
«Un’occasione perfetta – spiega il presidente dell'associazione, Giordano Viozzi – per segnare il punto sul lavoro svolto finora dalla Casa della Memoria e allo stesso tempo per allargare i propri orizzonti». Con due giornate dedicate alla storia e al futuro del campo di Servigliano, con la possibilità di visitare ciò che ne resta e di partecipare a incontri di approfondimento curati dal prof. Andrea Ugolini del Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, dal segretariato regionale del Mic e dall’associazione La Casa della Memoria.
Si parte sabato mattina con le visite guidate al campo, seguite dagli interventi di Ugolini e degli architetti del Mic delle Marche, che presenteranno i loro studi sul “Fare memoria di ciò che resta” e sul progetto di recupero dell’unica baracca rimasta all’interno del campo.
Nel pomeriggio, si proseguirà ricostruendo la storia dei prigionieri austro-ungarici in Italia e a Servigliano e degli internati liberi a Santa Vittoria in Matenano. Domenica, il direttore scientifico dell’associazione, Paolo Giunta La Spada, esaminerà la questione ebraica nelle Marche e nel Fermano, mentre Marino Micich, direttore dell’Archivio museo storico di Fiume, affronterà il tema della profuganza giuliano-dalmata.
Spazio, nella due-giorni, anche alla presentazione del progetto turistico di realtà virtuale sul campo di Servigliano, sviluppato dal designer Riccardo Mecozzi, con il contributo delle cooperative Marchingegno e Opera. Per partecipare a visite e incontri è necessario prenotare e avere il Green pass.
f.pas.