FERMO - Aveva raccontato ai carabinieri di essere stato derubato, sotto la minaccia di un coltello, del suo cellulare da un nordafricano, il 27enne rumeno denunciato a Porto Sant'Elpidio per il reato di simulazione.
Con l'aiuto dei filmati delle telecamere di videosorveglianza e l’esame di tabulati telefonici, i militari hanno rintracciato l'uomo, già noto alle cronache giudiziarie. Dalle indagini è emerso che il rumeno, in realtà, aveva venduto il cellulare all’altro uomo, per poi denunciarne la sottrazione, per beneficiare del risarcimento del danno previsto dalla polizza assicurativa stipulata al momento dell’acquisto. Aveva, invece, ancora sei anni da scontare il 40enne tunisino arrestato ieri sera dai carabinieri di Monte Urano.
L'uomo, con precedenti, era stato condannato al carcere dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Ancona per spaccio, sotto il vincolo della continuazione, in concorso con altri, commesso a Montegranaro nel 2012. È stato, perciò, prima accompagnato in caserma per le formalità di rito, poi nel carcere di Fermo dove sconterà la pena residua.