di Raffaele Vitali
AMANDOLA/MONTE SAN MARTINO – La pioggia non ferma la passione, tantomeno quella dei giovani velisti che hanno lasciato il porto sicuro del mare per sfidarsi tra le insidie del lago di San Ruffino.
Alla fine, dopo ore di regata sotto la pioggia battente, il meritato premio: un orologio, un trofeo, un cappellino griffato Sorbatti. “È stato bello, non è facile regare in questo lago perché il vento cambia spesso e ti toglie punti di riferimento” commenta Jacopo Luciani, il vincitore della categoria Laser. Fino all’ultima boa Massimiliano Travaglini e Rebecca Giannelli ci hanno provato.
E così per la categoria Optimist, dove si sono sfidati i baby skipper under 10, è stato bellissimo. Non si volevano fermare, non fosse stato per la fame avrebbero continuato fino al tramonto. A vincere, alla fine, è Giulio Miandro, sull’amico Noè Crescenzi, terza Giulia Fortuna.
“Queste manifestazioni sono importanti. Lo sviluppo e la ripresa passano attraverso turismo e infrastrutture. Questo è un evento che rappresenta la speranza” commenta l’onorevole Mauro Lucentini che si è messo a disposizione e vuole incidere. “Stiamo portando avanti un progetto di infrastrutture che interesserà questo territorio”.
Non vuole dire di più, ma i sindaci presenti ascoltano. Perché tra i vincitori ci sono anche loro, i comuni che dominano il lago. Anche se uno più di altri è felice: Montefalcone Appennino e il primo cittadino Grifonelli. Il trofeo da questa sera brillerà nel suo comune per un anno, dopo il dominio pluriennale di Smerillo.
Il mal tempo ha ridotto l’afflusso di partecipanti, ma non ha tolto magia. Anzi. Peccato solo che il grande prato a bordo lago non si sia potuto animare, ma i ristoranti della zona non si sono potuti lamentare, perché chi era arrivato a San Ruffino per ammirare la regata poi ha trovato rifugio sotto i pergolati e ha potuto mangiare in tranquillità.
Al fianco di Stefano Castori, perfetto organizzatore con Anna Mariani, c’è sempre la Cna con Paolo Silenzi: “Nella fase di ripresa in questo periodo pandemico non vogliamo fermarci. La Cna sta vicino alle iniziative che fanno bene al territorio. Promuovere le strutture turistiche, il mondo dell’enogastronomia è fondamentale. questo è un format eccellente, esemplare per avvicinare i turisti. Questo territorio merita risorse e se facciamo massa critica sapremo intercettare fondi”.
Saper ridare vita alla montagna è la sfida comune. lo sanno bene i sindaci, con Monte San Martino e Amandola a fare da portavoce: “Questo lago è un perno della zona. Ci dobbiamo credere perché dà anche tanto lavoro. Questo è uno specchio d’acqua poco conosciuto, anche se il Covid ha spinto tanti a passeggiare in questa zona. Dobbiamo crederci tutti e promuoverlo”.
Le Vele di San Ruffino lo fanno al meglio e l’intesa con la Lega Navale di Carlo Iommi è una risorsa: “un posto ideale per i giovani velisti e le famiglie, tutti stanno sereni. Abbiamo deciso di lasciare due barche, i Lightning, in modo da farli navigare nei fine settimana offrendo sempre questo spettacolo”. Il match race delle due barche principali è stata la novità. A vincere alla fine i Brega con Recchioni che si portano a casa la prima ‘Ruffino’s Cup, in onore dell’America’s Cup.
La manifestazione piace a tutti anche perché, diversamente dal turismo dolce delle biciclette, muove intere famiglie. E questo significa economia. “Dopo il sisma – conclude il presidente dell’Unione Monti Azzurri – si è spostato tuto verso il mare. E invece abbiamo bisogno di attenzione, di risorse, di strade. oggi siamo più felici, perché il mare è venuto in montagna”. Incassa l’applauso Castori che già si proietta alla 12esima edizione, quando la pandemia sarà un ricordo e il lago vivrà in tutta la sua bellezza.
