MONTEGRANARO – C’è una realtà che prima di altre ha capito che il distretto fermano sarebbe stato il migliore, quello su cui puntare per realizzare la scarpa secondo il proprio stile. “Noi – raccontano i fondatori di Velasca - scegliamo i migliori materiali e le mani più esperte, ci lasciamo ispirare da itinerari e storie quotidiane piene di bellezza, vera e immortale. È così che ci sentiamo liberi: seguendo lo stile italiano che fugge le logiche del tempo”.
Durante l’Expo Riva Schuh, Marco Lacchini, che guida dal 2016 il team dell’azienda ideata da Enrico Casati e Jacopo Sebastio nel 2013, si è raccontato a La Conceria. Furono loro due che partendo da Milano puntarono l’auto verso le Marche, e Montegranaro in primis, per trovare quelle ‘mani più esperte’ con cui produrre scarpe rigorosamente made in Italy ma a prezzo concorrenziale.
L’azienda, anno dopo anno è cresciuta, oggi conta 30 dipendenti ed è sempre più total look grazie a una supply chain consolidata da trenta fornitori, di cui la grande maggioranza nel distretto fermano, fondamentali per coprire quel 70% di fatturato che arriva dalle scarpe. “Crescono i volumi – racconta Lacchini – e quindi dobbiamo riuscire a mantenere la nostra produzione senza impattare sui costi”.
A Montegranaro hanno i fornitori e anche due dipendenti diretti che si occupano. “Le aziende che abbia scelto sono per lo più a carattere familiare”. Il motivo è semplice, è lì che Velasca vede la possibilità di costruire il futuro insieme.
“Quello che subito abbiamo chiarito è che non devono lavorare solo per noi, bisogna poter garantire la produzione a tutti e se invece calano gli ordini, cosa accadrebbe in caso di esclusiva? Noi garantiamo tutti i fornitori nel bene e anche nel caso dei tagli” chiarisce Lucchini a La Conceria.
Il sistema funziona, Velasca si mantiene leggera e garantisce lavoro, andando a specializzare ogni azienda che lavora con il brand. Per Montegranaro e dintorni è lavoro e mantenimento delle qualità artigianali, per Velasca la certezza che la scarpa uscirà sempre made in Italy, anzi made in Marche.
redazione@laprovinciadifermo.com