PORTO SAN GIORGIO - Sono arrivati da mezza Italia. I primi, già da martedì. Gli altri sono a mano a mano. Domani spiegheranno le vele al vento e si daranno battaglia per portare a casa il Trofeo Marina di Porto San Giorgio. È tutto pronto al porto turistico per il Campionato nazionale Hansa 303, in programma fino a domenica. Organizzato
dall’associazione Liberi nel Vento e dalla Lega navale sangiorgese, in collaborazione con il Marina, vedrà la partecipazione di 34 imbarcazioni.
Diciotto gareggeranno nella categoria singolo, 32 nel doppio. A bordo, disabili e normodotati. Dieci le regioni rappresentate: Abruzzo, Calabria, Friuli, Liguria, Lombardia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Veneto. Tre gli equipaggi marchigiani pronti a scendere in acqua. Per l’evento sportivo che sa di ripartenza. E che sarà dedicato ad Andrea Patacca, lo skipper di San Benedetto morto ieri a Spalato, a 47 anni, tra i fondatori di Liberi nel Vento. L’ha ricordato il presidente dell’associazione Daniele Malavolta. «È stato lui – le sue parole – che mi ha fatto innamorare della vela. Insieme abbiamo dato vita a questo progetto». Che cresce anno dopo anno. I campionati del fine settimana avrebbero dovuto tenersi l’anno scorso, ma sono stati rinviati per il Covid.
«C’è voglia di ripartire – ha spiegato Malavolta –, sempre nel rispetto delle disposizioni federali per l’emergenza pandemica».
Il programma prevede per oggi pomeriggio l'armo e la discesa delle barche in acqua. Domani ci saranno le prime tre gare. Attorno agli alberi delle imbarcazioni sarà legato un fiocchetto rosso, come segno di adesione alla campagna contro la violenza sulle donne. Sabato le altre tre gare. Domenica toccherà alle premiazioni. Il mare sangiorgese si colorerà delle tipiche vele delle Hansa, «che danno a tutti la possibilità di veleggiare», per dirla col presidente della Lega navale sangiorgese, Carlo Iommi. Ha parlato di «una storia lunga fatta di impegno, grandi eventi e condivisione, che mi auguro possa andare avanti alzando sempre l’asticella», il sindaco di Porto San Giorgio, Nicola Loira. Per quello di Fermo, la tre-giorni in mare è «un segno ripartenza».
«Oggi – ha detto Paolo Calcinaro –, più eventi ci sono in cartellone e più ci si apre il cuore, perché vediamo uno spiraglio in fondo al tunnel». A vigilare che tutto fili liscio e a intervenire in caso di bisogno saranno Guardia costiera e Croce Azzurra. «Si respira un’aria di uguaglianza», il commento del rappresentante marchigiano del Cip (Comitato italiano paralimpico), Tarcisio Pacetti. Che s’è complimentato con Loira per l’attenzione a eliminare le barriere architettoniche, perché «dove sta bene il disabile sta molto meglio il normodotato».
Il campionato italiano farà da trampolino ai mondiali Hansa, che si terranno a Palermo a inizio ottobre. Invece che nel capoluogo siciliano, avrebbero potuto tenersi a Porto San Giorgio, ma «in maniera responsabile – ha spiegato Malavolta – abbiamo detto no». «Più alziamo l’asticella – la chiosa del presidente della Lega navale di Palermo, Giuseppe Tisci – e più c’è bisogno di una rete di imprese e istituzioni. Noi siamo arrivati in quindici, ma a gareggiare sono in cinque. Gli altri, in questi giorni, saranno turisti. Perché questi eventi servono anche per far girare l’economia».
di Francesca Pasquali
