FERMO – Dopo le scuole, le strade. La seconda delle funzioni più importanti della Provincia viene snocciolata dalla presidente Moira Canigola, affiancata dal dirigente Ivano Pignoloni e dall’ingegner Stefano Massetani. “Parlare di viabilità significa parlare di crescita economica e turistica, significa parlare di sicurezza”. Poche risorse per l’Ente e quindi vanno usate al meglio. “Dopo la Delrio siamo stati ancora più penalizzati e la manutenzione è calata, aggravando così la situazione delle strade. E questo è un problema per ogni Provincia, non solo per Fermo” introduce la Canigola. Un viaggio tra le strade che vanno dalla costa ai monti, con l’area interna al centro della maggior parte dei progetti, viabilità del nuovo ospedale a parte.
COSA PARTE
DM 49 DEL 2018, l’atto della svolta: “Per la prima volta un bilancio pluriennale con cui abbiamo potuto progettare. Dal Mit abbiamo avuto per sei anni 1,5milioni di euro all’anno. Quasi 8milioni con cui effettuiamo 12 interventi. “Parliamo di manutenzione e non di nuove strade, perché sono risorse mirate alla messa in ripristino”.
Alcuni progetti appaltati, 10, due in fase di affidamento “e inseriti grazie ad economie”. Nel dettaglio, ecco cosa sta per partire, “con ritardo di alcuni mesi a causa del lockdown che hanno rallentato le procedure di affidamento lavori”, e che si concluderà entro l’anno.
“Diciamoci bravi, abbiamo imparato che si possono riusare le risorse dei ribassi, proponendo progetti di riserva, e così abbiamo aggiunto due progetti in più per la Valdete in zona Salvano e la Selva a nord di Montegiorgio” precisa Pignoloni che si gode i fondi del Mit, “che finalmente si è ricordato di questo ente. E sentire citare la parola Provincia anche dal presidente della Repubblica ci ha emozionato”.
Dove intervenire? Azioni puntuali sulle zone più degradate. “Invece che fare un singolo tratto, abbiamo preferito andare a risolvere diversi punti. Tutti interventi di manutenzione straordinaria, quindi asfalti per tratti di un paio di chilometri con risagomazione del tratto. Così per la Monturanese, la Montapponese, la zona di Altidona nel centro storico, la Castiglionese, la Valdaso, la Matenana, l’Elpidiense, la Montottonese e l’intervento più pesante, 300mila euro, sulla Monterubbianese. Diverso l’intervento per la Montottonese, con una palificata che farà in modo che si eviti lo scivolamento della strada, per 150mila euro”.
COSA PARTIRA’
Sette progetti, alcuni in fase indagini geologiche, altri col progetto definitivo approvato, per 1,6 milioni di euro. Si va dalla strada Torre di Palme - Madonna Bruna alla circonvallazione di Montegranaro, un intervento insieme con il Comune, dal cavalcavia Fermana-Faleriense, che comporterà un senso unico sulla statale, alla strada per Smerillo a Ceresola che va consolidata”. Poi due nuovi progetti, inseriti intercettando anche qui i fondi da ribasso d’asta, per la zona Corva e Vecchio mulino e per un altro tratto di Valdaso. “tutti questi interventi saranno completati entro settembre 2021” ribadisce Pignoloni
ROTATORIE IN CORSO
Tre interventi in convenzione con altre istituzioni. Si parte da Girola, con i lavori in corso per 150mila euro, con guard-rail in legno e meno impattanti, e lavori da terminare entro due settimane; rotatoria a Capparuccia con il comune di Ponzano che ha finanziato principalmente l’opera; rotatoria a Grottazzolina, insieme al Comune, per risolvere una situazione critica.
ROTATORIE FUTURE
Marina Palmense, Valmir di Petritoli e una tra Rapagnano e Monte San Pietrangeli, in un incrocio a V con poca visuale. “La prima è quella dove si innesta la provinciale sulla statale. Una convenzione con Comune e Anas per i lavori da 700mila euro. Il Comune ha stanziato 100mila euro, l’Anas 600mila euro e la Provincia la progettazione e la procedura di gara. Sono stati effettuati i rilievi ed è stata affidata la progettazione esecutiva. Questo risolverà il problema del congestionamento estivo tra provinciale e zona dei camping. Sarà pronta per la prossima estate” spiega il dirigente. A Valmir di Petritoli 170 mila euro di lavori con la regione che ha stanziato 50mila euro, 70mila il Comune e 50mila la Provincia. “Il comune ha adottato la variante al Prg e l’Anas ha dato parere di massima fattibilità. Il progetto ora lo sta terminando il Comune con cui collaboreremo per la fase attuativa, a cominciare dalla direzione lavori” spiega Pignoloni. L’obiettivo era realizzarla entro l’anno, ma non sarà semplice.
I MACRO PROGETTI
La circonvallazione di Amandola e la bretella del ferro. Due progetti per 10milioni di euro. Per il bypass di Amandola i lavori sono in corso, mentre per la variante Molini si stima la firma del contratto per luglio. “Ad Amandola l’obiettivo è riaprire quanto prima ‘la bora’, un chilometro di strada che collega in maniera rapida il centro della città”. Per Molini, dopo l’offerta migliorativa dell’Ati Steca-Violoni, “ditte locali e valide”, sono serviti degli ulteriori controlli. “Hanno proposto per la zona dei laghetti un viadotto, evitando così i problemi della zona paludosa” aggiunge Pignoloni.
E poi c’è il mondo del nuovo ospedale (LEGGI) che vive di vita propria, oltre a quello di piccoli interventi e manutenzioni.