FERMO – Da un lato il dato più preoccupante: è stata superata nelle Marche la decina di cluster famigliari di variante Delta Covid-19, in pratica persone di uno stesso nucleo famigliare controllate dopo il riscontro della positività di un membro. A dirlo è Stefano Menzo, docente di Microbiologia e Virologia Università politecnica delle Marche e direttore del Laboratorio di Virologia Ospedali Riuniti.
Dall’altro, le parole rassicuranti del presidente Francesco Acquaroli: “Nelle Marche la situazione su tutto il territorio regionale si registra nel complesso sotto controllo, ma il recente aumento dei contagi e la diffusione della nuova variante impone una cautela particolare, in capo alle istituzioni e a ciascun cittadino, per fare in modo che il numero dei positivi non aumenti e si possa continuare a trascorrere una estate con numeri che garantiscono la zona bianca, così come i mesi a seguire”.
Facendo il punto sul quadro epidemiologico, il governatore aggiunge: “L'evoluzione del Covid19 richiede di non sottovalutare i rischi ancora esistenti, per preservare il più basso livello del contagio e non vanificare i sacrifici che fino ad oggi hanno sostenuto i cittadini marchigiani”.
L'invito dell'amministrazione regionale ai marchigiani è “continuare a prestare attenzione nei comportamenti quotidiani e soprattutto nelle circostanze in cui si possono creare assembramenti, non rinunciando alle proprie attività, rese più piacevoli dalla bella stagione, ma di farlo sempre con prudenza e grande attenzione e con spirito di buon senso e responsabilità”.
In caso di problemi, la Regione è pronta a intervenire, come ha ribadito in una nota inviata ai sindaci dopo l’incontro coni prefetti di tutte le province.
Tornando alla variante Delta, dopo i primi tre casi, ora i cluster sono una decina: “Le province più interessate dall'aumento dei casi di variante Delta sono quelle più a sud delle Marche: Macerata, Fermo e Ascoli Piceno”. Situazione sotto controllo, stando al professore, a Pesaro e Ancona. Quanto alle conseguenze per i contagiati, non si osserva «nessuna differenza clinica» ma l'aumento di contagiati, per la maggior capacità di trasmissione della variante Delta, può far aumentare anche le probabilità di conseguenze più gravi.
Quante più persone vengono contagiate - ha ricordato il prof. Menzo - tante più hanno probabilità di avere conseguenze gravi. Anche se adesso, quelle che hanno più probabilità di avere infezioni di una certa gravità, sono per la maggior parte vaccinate, per fortuna”.
E tra i casi emersi nelle Marche di variante Delta ci sono, al momento, per lo più persone asintomatiche o con sintomi lievi.
r.vit.