*Il mercato dell'estetica è in continua evoluzione ma la normativa che disciplina il settore è vecchia di 32 anni. Come stare, realmente, al passo con i tempi? Un interrogativo pesante per un adeguamento che si fa sempre più urgente.
In questi anni stiamo assistendo ad una irrefrenabile evoluzione del mercato che non trova, però, riscontro nell’aggiornamento delle norme. La disciplina in questione, più che rappresentare una tutela e un sopporto, rischia di diventare un ostacolo alla crescita e allo sviluppo delle nostre imprese. La legge di settore deve essere adeguata.
Un adeguamento atteso soprattutto perché la categoria è sempre più giovane. Secondo quanto emerge da un’indagine condotta dal Centro Studi Cna su oltre 40mila imprese di estetica in Italia, il 30% è stato avviato da imprenditrici donne under 40. Quindi parliamo di imprese giovani e femminili. Sarà necessario che i decisori politici ne tengano conto, con l’obiettivo di creare norme più adeguate per consentire alle imprese di crescere ed essere più competitive.
Il nostro è un settore che può essere molto competitivo e creare opportunità imprenditoriali, oltre a nuovi posti di lavoro. Da questo punto di vista le potenzialità sono enormi. Ma per offrire servizi di qualità e andare incontro alle nuove esigenze del mercato è necessario riconoscere l’importanza della formazione e dell’aggiornamento delle competenze.
Senza mai dimenticare i controlli, perché la sopravvivenza delle imprese regolari è infatti costantemente minacciata dalla concorrenza sleale e dalla crescente diffusione di fenomeni di abusivismo che danneggiano la credibilità e l’immagine dell’intero settore.
* Perlita Vallasciani, presidente Cna Estetica Nazionale, e Roberta Mariani, presidente Cna Estetica Fermo