FERMO - L’amministrazione comunale di Fermo ha chiuso il 2023 con un consiglio comunale dedicato al bilancio di previsione (leggi l’assessore Scarfini, ndr). “Già sappiamo che i conti del prossimo anno non ci piacciono, c’è già un indebitamento di sei milioni. E poi ci entriamo con grandi incompiute che avrei voluto vedere al centro dell’iniziativa politica dell’amministrazione Calcinaro. Penso al Pinqua, con il privato assente in questa fase, alla Casina, agli ospedali, nuovo e il vecchio” spiega Sandro Vallasciani, capogruppo Pd.
Nel dettaglio, dopo un passaggio sulle annualità 2022 e 2023, “entrambe segnate da rigidità delle spese che immobilizzano l’avanzo”, entra nell’anno che verrà. “Il bilancio di previsione fissa a 54 milioni di euro la spesa corrente, è un puro atto di fede visto che al momento della sua redazione non sono noti molti fattori che ne potrebbero pregiudicare il suo equilibrio Infatti non sono noti i tagli previsti dal governo per la reintroduzione della spending review che potrebbero incidere per minori trasferimenti che oscillano da 200 mila ai 300 mila euro, non sono noti e previsti gli eventuali aumenti energetici, gli aumenti del consto del personale per l’applicazione del contratto, ecc.…”. Su questo punto, però, l’assessore Scarfini chiarisce che ha già trovato la copertura con una modifica della quota delle rate dei mutui con la Cassa depositi e prestiti.
A preoccupare Vallasciani sono anche i costi “della chiusura della società partecipata Solgas immobiliare, che impossibilitata a pagare i mutui contratti per gli alti tassi di interesse in atto costringe il comune ad acquisire tutto il suo patrimonio immobiliare quale edificio di Piazza Dante e unità immobiliari del complesso ex sagrini con tutti gli oneri a carico del comune che contribuiranno ad elevare l’indebitamento dell’ente di ulteriori 6 milioni di euro”.
No ha criticato tutto il capogruppo Dem, che come sempre è quel ocche anima la discussione in consiglio portando contenuti, tanto che sono arrivati anche delle astensioni su alcuni punti, ma in chiusura no può che ribadire il concetto chiave: “Seve prudenza, ci sono troppe incertezze e soprattutto vedo un’assenza di visione, questa Giunta continua a muoversi a brevissimo termine”.