di Raffaele Vitali
MONTE GIBERTO – “Che questo luogo accresca il vigore delle membra e gli sportivi promuovano i valori del rispetto e dell’amore” sottolinea don Umberto accogliendo Valentina Vezzali, sottosegretario allo Sport, nel nuovo campetto polivalente di Monte Giberto.
Con l’olimpionica Vezzali non è voluto mancare Vito Cozzoli, presidente Sport e Salute Spa, ovvero chi ha finanziato il nuovo campetto, Vincenza Filippi, prefetto di Fermo, il presidente Francesco Acquaroli, l’onorevole Mauro Lucentini, la presidente della Provincia Moira Canigola, presidente del Coni Fabio Luna, il questore Rosa Romano, il capitano Nicola Gismondi e il maresciallo Zenobio Quarta. Ad applaudire la dirigente dell’Isc di Petritoli, Livia Tammaro, e tanti bambini.
Cosa significa questo campo per Monte Giberto lo spiega il primo cittadino Giovanni Palmucci: “Lo sport è una delle cose che ci permette di vivere in queste realtà. Ci sono poi scuola, sanità, lavoro, ma le assicuro che quello che ci lascia lo sport è unico. Speriamo che da marchigiana abbia sempre un occhio di riguardo per noi”.
Un campetto polivalente per calcetto e tennis. Un percorso iniziato nel 2017, non facile. “Siamo partiti con il Coni, poi nel 2019 siamo approdati a Sport e Salute. Avere un progetto esecutivo ci ha permesso di accelerare l’iter. Numerosi incontri poi è arrivato il finanziamento di 93mila euro con una compartecipazione del comune per 3mila euro. Un po’ di ritardo, causato dal Covid, ma bravo il progettista Andrea Del Zozzo e il nostro geometra Marcantoni. A lavorare l’impresa Simoni, una impresa locale che ha superato ogni controllo” ribadisce il sindaco.
I bambini a bordo campo arrivano da Ponzano, Monte Giberto e Petritoli. “Salute, Passione, Orientamento, Rispetto, Tenacia”: ecco come i ragazzi dell’Isc di Petritoli declinano la parola sport.
“Prima questo campetto era più ‘parrocchiale’. Ma da qui sono parti campioni come Bellucci, Marilungo e l’ex fermana Filippo Forò. Chi perché in vacanza, chi perché legato alle attività dei genitori. Roberto Vecchioni giocava qui quando veniva a rilassarsi. Insomma, un campo che ha una storia, un’anima. Lo sport è aggregazione, amicizia, competizione ma rispetto dell’avversario”.
La prefetta Filippi ribadisce che “si potrebbe spingere Vecchioni a scrivere un ‘luci a Monte Giberto’. Ma in realtà questo spazio è una meraviglia per i tanti bambini. Il merito del Comune è aver saputo usare i finanziamenti. Dare luoghi ai giovani è importante per evitare episodi di criminalità, di disagio speso legati alla noia, all’assenza di valori. Qui, invece, sono sicuro che etica e buoni esempi saranno protagonisti”.
Francesco Acquaroli è arrivato nel paesino che da lontano guarda Fermo e i Sibillini: “La presenza di un sottosegretario campionessa marchigiana fa rinascere questo impianto sotto i migliori auspici. Abbiamo il compito di dare risposte alle generazioni future, che devono investire il proprio futuro in queste zone. Un’opera che può sembrare piccola e che invece apre spazi immensi allo sport, alla società, alla convivialità. Lo sport come elemento di unione, di condivisione e libertà. Questo campo è una grande leva. La Dad ha portato a un danno sociale importante, luoghi come questo, su cui Ministero e regione devono fare sempre di più., sono un primo passo per restituire ai giovani luoghi sani evitando tentazioni”.
Luoghi sani per tanti piccoli comuni che nelal provincia hanno un riferimento: “Tutta la comunità si arricchisce. Lo sport come metafora di fare squadra. Dobbiamo riuscirci per andare insieme in un nuovo mondo e ricco”.
Sono 77mila gli impianti sportivi in Italia su cui c’è un maxi piano di recupero affidato a Cozzoli e alla stessa sottosegretaria che dalle Marche gira l’Italia portando con sé il sorriso e la voglia di mandare messaggi di speranza, soprattutto ai più giovani.
“Credo sia bellissimo lanciare da qui, dal centro dell’Italia il messaggio di speranza e ripartenza dello Sport italiano. Una ripartenza che non può che legarsi all’impiantistica sportiva. In impianti come questi nascono anche campioni. Ma soprattutto qui si formano done e uomini che imparano a capire il rispetto, le regole, i valori. Se tutti crescessimo facendo sport l’Italia sarebbe meno litigiosa e più ligia al rispetto delle regole” conclude Valentina Vezzali.
