FERMO - Un impianto a pressione per la Bassa Valdaso che darà alle aziende agricole xxxxxxxx. Va avanti il progetto del Consorzio di Bonifica, al momento sottoposto a valutazione dell'impatto ambientale, che si concluderà entro il prossimo 9 ottobre. Ad annunciarlo è la Coldiretti Ascoli Fermo che, soddisfatta per l'avvio dell'iter, vede più vicina l'infrastruttura più importante per gli agricoltori della vallata.
"Sono diversi anni" – commenta Stefano Mazzoni presidente della Coldiretti interprovinciale – "che la nostra Organizzazione è l'unica a denunciare la necessità di interventi urgenti per la Valdaso che vanno dal ripristino del livello pre-terremoto della diga di Gerosa al completamento dell'impianto a pressione in bassa valle (e più precisamente a servizio delle coltivazioni a nord del fiume – da Moresco ad Altidona – e di quelle a sud – da Montefiore a Pedaso) per un totale di circa 9 chilometri. Oggi, grazie al Consorzio di Bonifica e alla Regione Marche, l'opera infrastrutturale è ai blocchi di partenza e gli agricoltori della bassa valle, si spera a breve, potranno lavorare in condizioni meno sfavorevoli e continuare a portare sulle tavole degli italiani i prodotti di eccellenza che questo territorio offre".
Un impianto a pressione – prosegue la maggiore Organizzazione agricola del territorio – non è una spesa ma un investimento perché evita lo spreco di acqua derivante dalla dispersione, dall'evaporazione e dall'inutilizzo (poiché se non utilizzata, l'acqua viene riversata in mare) e consente maggiore possibilità di accumulo. Basti pensare che oggi l'acqua introdotta nel vecchio sistema di scorrimento è il doppio di quella immessa nel moderno impianto a pressione ma in bassa valle ne arriva meno della metà. Inoltre, questo tipo di ammodernamento infrastrutturale non soltanto ridurrebbe i costi di manutenzione e di pulizia del reticolo irriguo quanto, soprattutto, consentirebbe di aumentare le superfici coltivate generando nuovi insediamenti ulteriori posti di lavoro e garantendo ai consumatori la possibilità di acquistare prodotto locale.
"Il prossimo 14 settembre si terrà a Marina di Altidona un'Assemblea dei Soci Coldiretti – conclude Mazzoni – durante la quale ospiteremo il Consorzio di Bonifica che, per la prima volta, presenterà pubblicamente il progetto di ammodernamento dell'infrastruttura irrigua ma è fondamentale scongiurare, arrivati ormai a questo punto, che anche solo un metro lineare di condotta venga tagliato nel progetto per mancanza di risorse; per questo motivo, ed in via precauzionale, rivolgiamo un forte appello alla Regione Marche".
Come si apprende dai documenti ufficiali, precisa la Coldiretti, il progetto prevede anche la realizzazione di una vasca di accumulo alimentata da una traversa esistente sul fiume Aso all'altezza di Petritoli, da cui partirà la condotta principale che trasporterà la risorsa idrica fino alla rete di distribuzione e ad altre due vasche di accumulo, ad Altidona e Campofilone, per alimentare le rispettive reti di distribuzione e le varie opere accessorie.