FERMO – Prima notizia: la Regione si è accorta che ci sono pazienti fragili ancora non vaccinati. Considerando che nelle Marche oggi sono morte altre nove persone con il Covid, 6 donne e 3 uomini, tutte con patologie pregresse, era ora. L’assessore Filippo Saltamartini lo ha annunciato su Facebook: Pfizer e Moderna per i pazienti in cura e presi in carico dal Sistema Sanitario Regionale: dialisi e a seguire partirà la vaccinazione anche per coloro i quali hanno patologie croniche e respiratorie, oncologiche, cardiopatiche e simili” precisa.
La seconda notizia è che sono arrivati 40 medici, prevalentemente pensionati, inviati dall’ex commissario Arcuri per potenziare l'organizzazione vaccinale. “E presto ne arriveranno altri che ci daranno man forte anche per i domiciliari Da questa mattina è partita la somministrazione alle forze di polizia, ogni Corpo si è auto organizzato: alcuni Corpi hanno i loro medici, altri saranno serviti dalla sanità della Marina che ha dato un contributo fondamentale nella nostra regione, risolvendo cento focolai di Covid 19 soprattutto nelle case di riposo e salvando centinaia di persone. In questo target vi rientrano anche le polizie locali e quelle provinciali. Per disposizione ministeriale saranno vaccinati anche i detenuti” ribadisce l’assessore. In questo settore, a Fermo, si è iniziato dai dipendenti della Procura e della Prefettura.
La terza notizia, nazionale, è che la somministrazione di un'unica dose di vaccino anti-SARSCoV-2/COVID-19 nei soggetti con pregressa infezione da SARS-CoV-2 è possibile “purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa” precisa la circolare firmata dal direttore della Prevenzione Gianni Rezza.
La quarta notizia, purtroppo, non è positiva e l’ha data Marco Pompili, direttore dell'Osservatorio epidemiologico della Regione Marche, all’agenzia Dire: "Dall'ultima estrazione random settimanale compiuta è emerso che la presenza della variante inglese è prevalente nei campioni analizzati: nel 58% a livello regionale rispetto al 54% a livello nazionale. L'incidenza regionale della variante inglese è più alta rispetto alla media nazionale ma rispetto alle settimane scorse la forbice tra dato regionale e nazionale si è persino assottigliato”.
Ma non basta questo dato: “Le altre varianti? Secondo l'estrazione dell'ultima settimana abbiamo il 4,8% di casi di variante brasiliana. La variante inglese è molto presente nella provincia di Ancona ma anche in diverse aree del maceratese e nell'ultima settimana ci sono stati alcuni casi anche in provincia di Pesaro Urbino e Ascoli Piceno".
Fiducia però nel sistema sanitario: “La macchina sanitaria della nostra Regione ha le capacità e le competenze per resistere e mettere in campo tutte le azioni necessarie per uscire da questo periodo così lungo e difficile".