FERMO – Un fine settimana dedicato al personale sanitario. 400 vaccini al giorno, questo l’obiettivo. Oggi è stato raggiunto, domani si bissa. Medici, sanitari, medici di base, pediatri e odontoiatri: un turno super concentrato per cercare di completare i 1200 dipendenti, su 1700, che hanno dato l’adesione.
A controllare il tutto c’è Giuseppe Ciarrocchi, direttore del dipartimento di prevenzione. Fuori, per il triage, i sono i volontari della scuola per Oss di Sant’Elpidio a Mare. In azione, in ogni ambulatorio, sono tre, un medico e un infermiere. Un fine settimana utile, perché potrebbe rappresentare un modello in vista della vaccinazione di massa della popolazione meno abituata a muoversi tra siringhe e uffici dell’Asur.
Al momento per i fermani vaccinati non ci sono state reazioni allergiche, a parte qualche ingrossamento dei linfonodi in un paio di casi. Il vaccino, al momento., non verrà somministrato agli under 16 e alle donne in gravidanza. Dopo questa due giorni dedicata ai sanitari, che completeranno poi il loro secondo passaggio entro fine mese, l’attenzione sarà dedicata al mondo delle Rsa e agli over 80, che nel Fermano sono circa 20mila. Ma per proseguire a questo ritmo serviranno più dosi, per ora ne arrivano poche, mentre stando a Ciarrocchi ne servirebbero almeno 30mila a settimana per completare la prima fase.
Nel mentre il Covid corre: sono almeno 100 i nuovi positivi che ogni giorno vengono segnalati al dipartimento prevenzione di Ciarrocchi. Son il risultato del periodo festivo fissato un po’ troppo liberamente. “Il vaccino non deve farci trascurare l’uso della mascherina e l’igiene personale” ribadisce come un mantra. Prima di tornare alla normalità servirà la copertura almeno del 70% della popolazione.