FERMO – Vaccinazione in arrivo per gli over 80, la fascia più a rischio in caso di Covid, pronta a partire. Dal 20 febbraio il Fermano darà il via alla campagna nei due punti previsti. "A oggi i punti di somministrazione rimangono quelli dell'ex ospedale di Montegranaro e dell'ex scuola elementare di Amandola. Non escludiamo l'attivazione di ulteriori postazioni, tema che sottoporrò nelle prossime ore alla direttrice generale Asur Marche, Nadia Storti, e all'assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini” spiega il direttore dell’Asur 4, Licio Livini.
Sulla possibilità di attivare altri centri vaccinali, Livini è chiaro: “Ma l'attivazione di ulteriori punti vaccinali dipende in modo imprescindibile dalla disponibilità di dosi. Se arriveranno ulteriori quantitativi è possibile prevedere una distribuzione più diffusa che vada incontro alle esigenze delle persone che si sono prenotate per sottoporsi alla vaccinazione”.
Una cosa è certa, l’idea di terminare la prima dose entro il 5 marzo, anticipata dall’assessore regionale Saltamartini, è naufragata. Già sabato pomeriggio chi chiamava il numero verde o si collegava al sito del governo, veniva rimandato a metà marzo.
Nel mentre procede la vaccinazione della fase uno sul personale sanitario “cercando di terminare tutte le categorie e gli operatori aventi diritto entro la fine di questa settimana, avviando le seconde dosi dai primi giorni di marzo. Questo consentirà di concentrare il personale dedicato alla vaccinazione, dal 20 febbraio, sulla popolazione ultraottantenne”.
Il sistema prevede un doppio ambulatorio attivo mattina e pomeriggio, con due medici, quattro infermieri e il personale amministrativo, dalle ore 9 alle 18, per una somministrazione di 200 dosi al giorno.
C’è bisogno del vaccino, anche perché le Marche, insieme con altre tre regioni, supera la soglia del 30% di occupazione dei posti letto per pazienti Covid. È la soglia critica stando i parametri del ministero della Salute.
Il dato più preoccupante arriva dall'Umbria con il 60%, seguito da Friuli Venezia Giulia che si attesta al 35%, Provincia autonoma di Bolzano con il 40%, e Marche al 34%, il resto dell’Italia viaggia con una media del 24%. L’Abruzzo segna un dato abbastanza stabile al 28%, stessa percentuale della Puglia.
Emilia Romagna, Toscana e Molise al 23%, Piemonte al 22%, Sicilia al 20%, mentre le restanti Regioni segnano tutte valori inferiori al 20%. Infine, stando al Gores, nelle ultime 24 ore sono state registrate quattro vittime (ieri erano 12), tutte con patologie pregresse: una 97enne di Montegranaro all'ospedale di Camerino, un 88enne di Vallefoglia a Fossombrone, un 73enne di Corinaldo a Civitanova Marche e un 99enne anconetano all'Inrca di Ancona.
Da inizio emergenza nelle Marche sono morte a causa del Covid 2.120 persone: 1.194 uomini e 926 donne con un’età media di 82 anni che nel 96,1% dei casi presentavano patologie pregresse. La provincia più colpita resta Pesaro Urbino (830), seguita da Ancona (547), Macerata (355), Fermo (205) ed Ascoli Piceno (166).
Raffaele Vitali