FERMO – Professor Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute, i minori si devono vaccinare per andare a scuola?
“Al momento la vaccinazione è consentita dai 12 anni in poi. Ed è sicura. Noi consigliamo di farla”.
I più piccoli?
“È in fase avanzata di sperimentazione. Ancora però non c’è l’autorizzazione”.
Molte famiglie sono preoccupate, hanno paura di modificare l’organismo dei figli.
“Le vaccinazioni nascono pediatriche. Si fanno nei neonati. Questo perché il sistema immunitario è il più adatto a recepire gli stimoli delle vaccinazioni, se sono sicure e protettive”.
Ma cambia davvero il Dna?
“I genetisti ci provano da 30 anni e non ci sono mai riusciti. Quindi non mettiamo in giro delle bufale”.
I genitori però continuano ad avere paura.
“Bisogna riflettere con calma e guardarsi intorno. In Gran Bretagna, il long Covid ha colpito i bambini. Una forma di debolezza a lunga distanza e di permanenza nel sistema nervoso che preoccupa. Hanno dovuto aprire 15 nuove cliniche pediatriche per curare proprio questi sintomi”.
Variante Delta è la responsabile?
“Essendo più contagiosa, colpisce tutti. Con l’Alpha i bambini non erano quasi toccati. In un ambiente chiuso, non protetto, a contatto con un infetto prima o poi se lo prende”.
Scuola, come la gestiamo?
“Con misure addizionali, oltre ai vaccini, come mascherine e distanza in sicurezza. E poi c’è il controllo dell’aria, con rilevatori che segnalano la soglia di anidride carbonica. L’aria poi si può cambiare artificialmente o naturalmente, ma va fatto. Per questo servono investimenti sulla scuola (come sta facendo la Regione Marche, ndr)”.
Terza dose?
“Molto probabile. In alcuni Paesi è già iniziata. Dobbiamo partire dai più fragili e vulnerabili. E stiamo riflettendo sugli operatori sanitari”.
I vaccini non stanno raggiungendo tutto il mondo, come mai?
“La soluzione l’aveva data Biden, sbloccare la produzione, sospendere i brevetti. Una rinuncia da parte delle big pharma dei guadagni, in modo da permettere una accelerazione in ogni angolo del pianeta. Il nodo è la produzione, ancora più del brevetto: facciamolo subito altrimenti ne usciamo nel 2024”.