di Raffaele Vitali
FERMO – Alessandro ha otto anni ed è il primo bambino, dei 156 a oggi prenotati, della provincia di Fermo a essere vaccinato contro il Covid. “Ho sentito solo una piccola puntura, ma è durata poco” racconta il sangiorgese uscendo accompagnato dalla madre e dal padre.
“Sono felice di averlo fatto, avevo paura. Perché a scuola tutte le classi sono finite in quarantena. La mia, per fortuna, no. Ma non vorrei dover tornare in Dad come durante la zona rossa” ribadisce. I genitori non hanno esitato: avevamo già vaccinato due figli più grandi e per loro è stato un beneficio”.
Pian piano aumentano i genitori e i bambini in via Zeppilli, il dipartimento di prevenzione del dottor Ciarrocchi è per le prime tre giornate (90 bambini in totale), oggi, sabato e il 28 dicembre, l’hub di riferimento. Poi si passerà da gennaio alla don Dino Mancini.
C’è un padre con due figli, arrivano da Altidona: “Vittorio ha 5 anni, Massimo ne ha 8. Non abbiamo avuto alcun dubbio a casa, racconta Francesco.
I due bambini sono seduti, ognuno con il suo tablet: “Certo, ho dovuto promettergli un regalo, ma solo perché ogni vaccino alla fine crea timori. Il pediatra lo abbiamo sentito, ci ha detto di farlo senza problemi. Unico accorgimento, restare oggi a riposo per cui saltano lo sport”.
C’è tranquillità nel corridoio, si muovono le dottoresse da una parta dell’ambulatorio all’altra, si inizia con qualche minuto di ritardo, poi la chiama di Alessandro. Gli occhi azzurri di Cassandra colpiscono tutti. è la più silenziosa, timida, si nasconde dietro la gamba del padre, sono di Lapedona: “Un po’ di timore c’è sempre, inutile negarlo. Ma vale per ogni vaccino. Ci siamo confrontati con il pediatra, ce l’ha consigliato perché i rischi sono infinitiva mente inferiori ai benefici”.
Ascolta un altro genitore che aggiunge: “Dobbiamo far capire che questo non è un vaccino sperimentale, ma un farmaco a tutti gli effetti. Sui bambini iniziamo oggi in Italia, ma solo in America sono oltre 5milioni i bambini già coperti contro il Covid”.
Avanti tutta quindi, convinti di avere fatto la scelta giusta: “Ma anche tanti nostri amici la pensano così, solo che – conclude Francesco – magari aspettano gennaio per vedere come va”.