FERMO - L’uomo e l’intelligenza artificiale, un connubio continuo. Non solo nel libro uscito oggi in tutte le librerie scritto dal professore Emanuele Frontoni in cui racconta casi reali di AI a servizio dell’uomo, ma anche nel campo sanitario.
Un faro lo accende il dottor Gianluca Valeri, primario di Radiologia al Murri organizzando, insieme con il collega Pierpaolo Pattacini, del Raduno congiunto dei Gruppi Regionali della SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica) delle Marche e dell’Emilia Romagna.
Una due giorni al Cosmopolitan in cui cento medici radiologi discuteranno sul tema: ‘Comunicare e misurare: come, quando e perché’. “La moderna medicina di precisione implica la collaborazione tra diversi specialisti per prendere in carico la salute di ogni singolo paziente e potere, così, rendere sempre più precoce la diagnosi delle patologie e migliorare l’efficacia delle terapie individualizzate” spiega Valeri.
Quello che i primari fanno capire è che “le immagini radiologiche, inoltre, ‘nascondono’ delle caratteristiche non immediatamente percepibili dall’occhio umano che i computer e gli algoritmi l’intelligenza artificiale aiutano a individuare, analizzare e correlare con la prognosi e con la valutazione delle risposte alle terapie”.
Di fronte a questo mondo, i medici radiologi assumono un ruolo di coordinamento e raccordo fra i diversi attori dei percorsi diagnostici e terapeutici. È importante che il nostro settore comunichi efficacemente ai pazienti ed ai medici richiedenti i risultati emersi dalle loro indagini e discuterli con gli altri nell’equipe multidisciplinare” ribadiscono Valeri e Pattacini, presidenti dei gruppi regionali e responsabili scientifici del convegno Sirm (Valeri nella foto con il gastroenterologo Macarri, ndr).
