ANCONA – Per la prima volta creato in laboratorio un modello 3D in vitro di microbiota intestinale umano. Il modello permetterà in futuro di comprendere gli effetti di farmaci e alimenti sui singoli individui e di personalizzare terapie e dieta.
Lo studio realizzato dall’università di Pisa e della Politecnica di Ancona è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports. “Attualmente - spiega il bioingegnere pisano Giovanni Vozzi - non esistono altri dispositivi capaci di riprodurre con tale fedeltà topologica, meccanica e biochimica la generazione e l'evoluzione del microbiota (microorganismi simbiontici che convivono con l'organismo umano senza danneggiarlo, ndr) intestinale umano: il modello è costituito da strutture polimeriche naturali nanofabbricate sulle quali abbiamo innestato le colture di microbiota intestinale, potendo quindi replicare fedelmente lo strato di biofilm batterico presente nell'intestino umano così da valutare l'effetto di farmaci, probiotici, prebiotici ma anche degli alimenti su composizione e biodiversità delle popolazioni microbiche residenti».
Nello studio, i ricercatori hanno realizzato la struttura, ovvero lo 'scaffold' polimerico naturale elettrofilato, su cui è stato impiantato il biofilm batterico e si sono occupati della semina e della crescita del microbiota intestinale sul supporto polimerico e della sua caratterizzazione mediante studi di metagenomica e real-time Pcr quantitativa.
Secondo la professoressa Emilia Ghelardi potremo “capire bene come ciò che ingeriamo alteri il metabolismo e la funzionalità degli organi permetterà in futuro di cambiare la visione sul modo di curare una patologia, affiancando ad ogni terapia una dieta giusta e personalizzata”.