ANCONA – "L'abrogazione dell'articolo che prevedeva la cancellazione dell'Università della Pace, rappresenta sicuramente la parte migliore del dibattito svolto questa mattina in consiglio regionale, conclusosi con l'approvazione della legge riguardante i temi della Macroregione Adriatico-Ionica".
A dirlo è il gruppo assembleare del Partito Democratico.
"Fare a meno dell'Università della Pace - continuano i consiglieri dem - avrebbe rappresentato un danno enorme. Basti guardare a quanto sta accadendo in Ucraina e in Medio Oriente, alle drammatiche ricadute sulla nostra economia, per capire quanto, oggi più che mai, la ricerca della pace sia un'esigenza prioritaria. Evidentemente per la destra non è così, tanto è vero che il governo Meloni ha dichiarato che aumenterà le spese militari portandole al 2% del Pil: già da quest'anno, nonostante le difficili condizioni economiche del Paese la situazione dissestata in termini di finanza pubblica, è previsto l' incremento di ben 1 miliardo di euro. Noi, al contrario, crediamo vadano valorizzate proprio quelle esperienze come l'Università della Pace, che da oltre vent'anni promuove nel nostro territorio la conoscenza delle ragioni che stanno alla base dei conflitti e lo sviluppo di una cultura basata sul rispetto dei diritti umani e sulla diffusione dei principi democratici. A tal proposito, oltre a cogliere l'occasione per ringraziare il presidente Busti dei tanti momenti di approfondimento organizzati in questi anni, così come delle mobilitazioni per la pace hanno visto la partecipazione di migliaia di cittadini, spesso giovani e giovanissimi, ribadiamo il nostro impegno affinché l'Università della Pace non solo resti un'associazione autonoma e libera dalle ingerenze della giunta regionale, ma soprattutto continui a ricevere il sostegno economico previsto già dalla legge regionale del 2002 per continuare a svolgere la sua missione".