FERMO – Se alla guida dell’Unesco ci fosse Federico Buffa, la questione sarebbe già risolta: i teatri storici delle Marche devono essere riconosciuti come Patrimonio mondiale Unesco. Ma Buffa, l’avvocato narratore che quei teatri li riempie uno dopo l’altro, può solo ‘sponsorizzare’ un percorso che ha visto un momento istituzione fondamentale.
60 sindaci hanno firmato un documento e l’hanno fatto sul palco del teatro dell’Aquila di Fermo, uno dei gioielli delle Marche. chiamati dal governatore Francesco Acquaroli e dall’assessora Giorgia Latini, i primi cittadini, con fascia indossata, uno a uno hanno preso la penna e sottoscritto il protocollo d’intesa tra la Regione e i Comuni.
“Una candidatura che rappresenta una grande opportunità. È ora il momento di fare un salto in avanti, creando un circuito di teatri che diventerà un elemento importante e aggiuntivo all’interno della strategia complessiva la quale punta, tra le altre cose, alla rivitalizzazione dei centri storici e dell’entroterra, avviata già con la Legge Borghi e con il festival Marchestorie” spiega il presidente.
Del resto, tolte le grandi città, i teatri sono i gioielli di tanti piccoli borghi, dentro e fuori il cratere. Si passa così dalla firma di Adolfo Marinangeli, Amandola, a Gabriele Cannella, Campofilone, dalla Baldassarri per Porto San Giorgio a Pezzani per Petritoli, sotto gli occhi del padrone di casa Paolo Calcinaro. Per una volta, tutti compatti “per valorizzare qualcosa di unico”.
L’assessora Latini dà così il via a un iter non semplice, la tentative List, ma che ha basi solide. E l’appoggio del Governo, come conferma il sottosegretario per la Cultura, Lucia Bergonzoni: “Il numero di teatri che continuano a vivere nelle vostre realtà e nei vari centri cittadini oggi rappresentati ne racconta la storia e diffonde quel concetto di ‘eccezionale valore universale’ che deve diventare patrimonio di tutti. Avete dimostrato di essere una comunità unita, rivolta verso una direzione che ci auguriamo possa portare nel più breve tempo possibile al riconoscimento Unesco”.
Le Marche vengono definite un ‘sito seriale’ per la quantità di teatri diffusa sul territorio. Nel Protocollo d’Intesa i firmatari si impegnano a supportare, sostenere e promuovere, nel rispetto delle proprie competenze, le ulteriori attività previste per la presentazione della candidatura alla lista del Patrimonio Mondiale UNESCO dei “Teatri storici della regione Marche”, (62 teatri che hanno sede in 60 Comuni).
“Ora non resta che definire le prossime tappe e le risorse necessarie al sostegno” hanno concluso i membri della giunta a regionale.