FERMO – Le aziende hanno bisogno di manodopera, di professionisti, di esperti, di operai, insomma di lavoratori.
Sono 531mila i lavoratori ricercati dalle imprese, con un contratto a tempo determinato superiore a un mese o a tempo indeterminato, per il mese di settembre, 7mila in più (+1,3%) rispetto a quanto programmato un anno fa.
Per fine anno le assunzioni previste superano di poco 1,4 milioni, in aumento dell'1,9% rispetto all'analogo periodo del 2022. I dati sono di Unioncamere ed emergono dal bollettino del sistema Excelsior.
Continua a crescere la difficoltà di reperimento segnalata dalle imprese che coinvolge il 48% delle assunzioni programmate, in aumento di 5 punti percentuali rispetto a dodici mesi fa, con quote comprese tra il 60% e il 70% per tecnici, ingegneri e operai specializzati.
Sono le grandi imprese (con oltre 250 dipendenti) e le piccole imprese (10-49 dipendenti) a coprire completamente l'incremento complessivo rispetto al 2022 delle assunzioni programmate (rispettivamente, con +4.400 e +4.300 nel mese e +11.000 e +12.000 nel trimestre); mentre le imprese di minore dimensione (1-9 dipendenti) prevedono per settembre un calo delle assunzioni (-3.000).
Il comparto manifatturiero nel complesso programma 99.000 entrate a settembre, tra cui meccatronica con 25.000 contratti a settembre e 69.500 mila nel trimestre e dalla metallurgia (20mila e 55mila, rispettivamente).
Più distanziate le industrie alimentari (13.000 e quasi 40.000) e quelle della moda (11.000 e 33.000). Le costruzioni programmano a settembre 60,500 assunzioni e 196.000 nel periodo settembre-novembre (+3.500 nel mese e +15.000 nel trimestre).
Previsioni positive soprattutto per i servizi alle persone (111.000 contratti nel mese e 238.000 nel trimestre), grazie in particolare alle assunzioni nel settore dell'istruzione e servizi formativi privati, e trasporti e logistica (44.000 e 126.000), mentre si collocano su livelli inferiori rispetto allo stesso periodo del 2022 le previsioni di assunzione delle imprese commerciali (59.000 nel mese pari a -2,2%) e di quelle del turismo (69.000, cioè -7,3% sul 2022).