FERMO - Undici ceri accesi. Uno, più in alto, a simboleggiare l’unità.
Dieci, attorno, in cerchio, coi colori delle dieci contrade della
Cavalcata dell’Assunta. Il Covid non ha interrotto la tradizione del
falò dedicato alla Madonna di Loreto. In forma diversa, mercoledì
scorso, i parroci di Sant’Alessandro, San Domenico, San Francesco e
Santa Lucia e i dieci priori della Cavalcata si sono ritrovati in
cattedrale per celebrare la messa solenne. A officiarla, l’arcivescovo
Rocco Pennacchio che ha guidato anche la preghiera dedicata alla
Madonna, ricordando il significato del simbolico falò. Sono stati,
poi, accesi gli undici ceri e benedette più di duecento candele che i
fedeli hanno portato a casa. Alle contrade San Martino e San
Bartolomeo, che da sempre collaborano
all’organizzazione del falò, quest’anno si sono aggiunti il Consiglio
di cernita e i priori delle dieci contrade, a rappresentare i
contradaioli rimasti in preghiera nelle proprie parrocchie.
Un momento intenso, semplice e profondo, voluto da don Paolo, fra
Andrea, padre Francois e don Michele, per dare «un forte segno di
Chiesa viva, unita e attenta a non perdere le belle e sane tradizioni
ereditate dal passato, capaci anche loro, nella semplicità, di
rafforzare la fede di quanti si lasciano coinvolgere».
f.pas.