ANCONA – Undici casi di Dengue nelle Marche. sono quasi tutti concentrati nella zona di Fano. «La Dengue – spiega la Regione Marche - infatti non si trasmette da uomo a uomo, sono le zanzare infette che possono trasmettere l'infezione. In Italia non è presente la zanzara più efficace nella trasmissione della dengue, la Aedes Aegypti, tipica delle regioni tropicali, che però può essere trasmessa (in modo meno efficiente) anche dalla zanzara tigre”.
Un chiarimento che segue l’azione pratica: disinfestazione nelle zone interessate dai casi di Dengue, ovvero nei comuni di Fano e di Ancona. Dopo la comunicazione da parte di Asur Marche di un caso accertato di Dengue riguardante una cittadina proveniente da Fano e ricoverata al Salesi, l'Azienda sanitaria territoriale (Ast) di Ancona, sulla base del Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi, ha informato il sindaco di Ancona della necessità di effettuare una disinfestazione nella zona intorno all'ospedale in cui è ricoverata la paziente.
L'intervento sarà eseguito da una ditta specializzata incaricata dal Comune, in un raggio di circa 200 metri intorno al Salesi, di notte entro 24 ore dal termine della pioggia e del vento. Intanto in Regione si è riunito ieri pomeriggio il Gruppo operativo regionale per le Emergenze Sanitarie (Gores) in seguito ai casi di Dengue confermati. L'Azienda sanitaria territoriale di Pesaro Urbino ha messo in atto le azioni di sanità pubblica previste: sensibilizzazione dei medici territoriali ed ospedalieri, indicazione al Comune di mettere in atto interventi mirati di disinfestazione, eventuale posizionamento delle trappole di cattura delle zanzare per verificare l'efficacia della disinfestazione«.
“A distanza di poco meno di una settimana dalla puntura - informa l'amministrazione regionale - possono comparire febbre, mal di testa, dolori muscolari, nausea, vomito, rash cutaneo. Molto raramente possono verificarsi difficoltà respiratorie e insufficienza multiorgano, mentre nel 75% dei casi la malattia è asintomatica. Non esiste un trattamento specifico e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Esiste un vaccino ma è indicato solo per chi si deve recare nei paesi dove la dengue è endemica per un periodo superiore alle tre settimane, ai lavoratori italiani che risiedono nelle zone ad alto rischio infezione e a coloro che hanno già contratto la malattia”.
Si possono però attuare alcuni accorgimenti: “Importante è la disinfestazione nelle case private e proteggersi dalle punture. È consigliabile quindi - sottolinea la Regione - indossare maniche e pantaloni lunghi di colore chiaro, utilizzare le zanzariere alle finestre e usare repellenti efficaci. Va eliminato ogni ristagno di acqua, come quello dei sottovasi, di bidoni e vasche. Le raccolte che non sono rimovibili vanno coperte per evitare deposizione di uova da parte delle zanzare, o va effettuato un trattamento antilarvale con semplici prodotti disponibili in commercio”.