“Un progetto diverso, particolare, molto innovativo, in questo anno speciale, da ogni punto di vista. Brancaleone sfidava tutto e andava avanti. Non possiamo che ripartire dal suo cavallo Aquilante e dalla sua armata diretta da Giampiero Solari, un grande regista”. In poche parole Simona Teoldi, dirigente del Servizio Cultura della Regione Marche, riassume quello che poi lo stesso Solari descriverà, usando anche tutta la mimica del corpo di cui è capace.
Un progetto importante che coinvolge sei comuni del cratere, San Ginesio e Tolentino, Servigliano Amandola, Ascoli Piceno e Arquata del Tronto, e impegna 11 attori. “Un progetto che abbiamo voluto per le sue caratteristiche di contenuto, di merito, che mette in discussione il nostro rapporto con le avversità” prosegue la Teoldi.
Una sfida nella sfida quella di Galassie, la società che produce lo spettacolo teatrale, perché “garantendo ogni protocollo di sicurezza riporta sul palco non un singolo artista, ma una intera compagnia. Tra l’altro completamente marchigiana” aggiunge la regista Paola Galassi.
Ma è Solari il fiume in piena che fa vivere le gesta di Brancaleone anche dietro una scrivania della Regione, che con i fondi cultura del sisma finanzia il viaggio dell’eroe e della sua armata.
“La cosa incredibile di questo progetto, a differenza di altri che ho fatto, è nato mentre la vita che ci potava a stare tutti dentro casa. Un progetto che non era solo ‘portare qualcosa nelle città del cratere’ ma che fosse un viaggio nel viaggio. Tutto è partito con i sopralluoghi, parlando con le persone del luogo per capire le problematiche e poterle presentare poi nelle piazze, co tutte le difficoltà e le regole necessarie della convivenza. Questo è un rianimare i luoghi, ma anche la testa. Nessuna retorica o denuncia: la sfiga magna, dice Brancaleone. La vita ci mette di fronte al destino, ma lui lo sfida. E così noi” spiega Solari.
Che torna in scena con il Brancaleone 22 anni dopo quello realizzato da direttore del teatro Stabile delle Marche. “E come 22 anni fa, co-protagonista è Aquilante, il cavallo di legno realizzato dall’artista Panzuto. Un pezzo unico, qualcosa di magico che torna sul palco dopo aver vissuto tra un foyer e un museo”.
Tornando alla compagnia, guidata da Lorenzo Loris- Brancaleone, è formata completamente da marchigiani, sia gli attori sia i tecnici, la scenografia e la musica di Mariani. “Una scelta che dà il senso della rianimazione. Noi portiamo vicinanza a chi ha perso tutto, ma al contempo diamo uno slancio verso il futuro. Il teatro può sembrare qualcosa che genera solo emozioni, ma a volte, anche il ridere insieme, è qualcosa che fa parte della spinta verso il domani”.
Brancaleone poteva partire per il suo viaggio il prossimo anno, ma la voglia di sfidare il Covid è stata grande: “Quello che stiamo vivendo ci ha convinto ad anticipare. Vivremo insieme questo spettacolo. Un viaggio folle anche nella sua organizzazione: arriviamo, montiamo e ripartiamo”.
Il cammino inizia il 7 agosto a San Ginesio, poi l’8 a Tolentino, il 10 Servigliano, l’11 Amandola, il 12 Ascoli piceno e il 13 Arquata del Tronto. “Questo progetto nasce con l’idea di continuare, di andare oltre le sei tappe. Vorremmo portarlo dentro le scuole, collaborando con le bande dei paesi. Il sogno è quello di una grande armata che aumenta a ogni passaggio” concludono Solari e Galassi. Non resta che prenotare un posto, è gratuito, e partire con Brancaleone.