FERMO – Accordo raggiunto: Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo, è stato confermato come presidente dell’assemblea dei sindaci della provincia di Fermo.
I malumori, come spesso accade, sono rimasti solo sui social e nelle aule delle riunioni delle ultime settimane. Ha vinto la real politik che vuole il sindaco del capoluogo più adatto a sedersi di fronte ai vertici della regione Marche per parlare dei temi cardine della provincia, sanità in primis.
L’intesa doveva arrivare, ovviamente, dentro il centrodestra che guida la maggioranza dei comuni. Al tavolo Lucentini e Putzu, con i rispettivi segretari provinciali, si sono subito accordati. E con loro è arrivato l’avvallo anche di Marco Rotoni, leader dell’area di centro. D’accordo alla fine anche i sindaci Dem.
L’assemblea si è aperta con il dg dell’Ast Fermo, Roberto Grinta, che ha “chiesto collaborazione e proposte, anche di fronte alle riforme ulteriori in arrivo”. È intervenuto a questo punto il sindaco di Montegranaro Endrio Ubaldi, è lui che ha chiesto la conferma di Calcinaro. L’assemblea non ha neppure dovuto votare, unanimità per alzata di mano. Come unanimità c’è stata di fronte la richiesta di Calcinaro di nominare come suo vice il sindaco di Porto San Giorgio, Valerio Vesprini.
A questo punto sono iniziate le trattative per i quattro membri del consiglio. anche qui, unanimità: sindaci Porto Sant’Elpidio, sindaco di Petritoli, sindaco di Grottazzolina e sindaco di Amandola. Tradotto, cinque posizioni (4 e mezzo pensando a Calcinaro) apicali su sei sono del centrodestra.
Terminata la parte elettiva, è intervenuto Ciarpella che ha ringraziato per la sua nomina, senza bisogno del voto. Ad alzare il livello dei contenuti è Vergari, che ha messo sul tavolo la questione degli ambiti sociali, che nella riforma in discussione, presentata dal sottosegretario Salvi, dovranno diventare due in provincia. Ha chiesto di evitare l’Ambito unico e di lasciare l’Ambito della montagna, abbinandosi così ai due ospedali.
Neppure Porto Sant’Elpidio si è opposto all’idea, di certo è contrario all’Ambito unico. E così Calcinaro ha ribadito l’impossibilità d lavorare con un solo ambito. All’intervento di Ciaffaroni i toni si sono accesi, ha chiesto attenzione per la montagna, ribadendo la sua contrarietà alle scelte che hanno portato alla nascita della provincia. Se non ci saranno risposte concrete, Ciaffaroni ha ribadito che ci sono comuni che abbandoneranno la provincia.
Lungo intervento finale del sindaco di Campofilone che ha chiesto di lavorare per tempo sugli istituti di rieducazione territoriali, che devono avere le certificazioni antincendio e di vulnerabilità sisma entro l’anno. Stando a quando detto da Feliziani, nessuno sarebbe in regola e si metterebbero così a rischio 16mila pazienti. Se ne riparlerà.