GROTTAZZOLINA - Festeggia e fa bene Grottazzolina, che con i tre punti incamerati a Siena veleggia sempre più autoritariamente al comando della classifica, allunga sulle inseguitrici e si gode un momento magico.
"Sapevamo che Siena è una buona squadra – le parole a caldo di coach Ortenzi nel gelo del PalaEstra – come sapevamo che saremmo venuti qui con un sestetto inedito e avremmo dovuto risolvere un sacco di situazioni difficili, cui non eravamo abituati."
La consapevolezza delle difficoltà, ma anche quella di avere le armi per risolverle nelle parole del coach, che loda il giovane Lusetti, catapultato titolare dopo l'infortunio di Marchiani contro Ravenna: "Luso (Lusetti ndr) ce l'ha nelle mani di giocare a questi livelli qua, non avevamo timore di questa cosa. Nel primo abbiamo faticato un po' anche perché Siena è partita fortissimo, ma anche lì di occasioni ne abbiamo avute tante per portarlo a casa sul finale. Non ci siamo riusciti, poi però quando ci siamo sciolti la gara ha preso una strada diversa, soprattutto quando abbiamo spinto di più al servizio. Dall'infortunio di Pierotti poi loro sono scesi un po' in tutti i fondamentali".
E' stata proprio l'uscita di scena della banda fanese, in effetti, il vero spartiacque del match. Fino a quel momento il migliore tra i suoi, poi lo schianto contro i led ed una ferita profonda che ha reso necessario addirittura l'intervento della barella. Siena è però squadra forte con validissime alternative, e se queste hanno funzionato poco e male molto merito è anche di Grottazzolina: "Questi ragazzi qua ce l'hanno questa qualità di riuscire a tirar fuori al momento giusto delle robe importanti – continua l'allenatore dei marchigiani – è una nostra caratteristica che deve diventare un marchio di fabbrica, se riusciamo a restare attaccati alla partita il nostro momento poi arriva."
Ex di turno, Michele Fedrizzi ha sfoggiato davvero una grande prestazione, da ex di turno che in maglia Emma Villas ha vinto anche un campionato conquistando la Superlega: "E' sempre un'emozione grande tornare qui, è la terza volta che torno da avversario in questo palazzetto in cui secondo me si gioca molto bene. Avevamo tanti problemi da affrontare stasera: il freddo, il viaggio infrasettimanale, la partita tirata di domenica che fisicamente comunque ci ha provato. Abbiamo però dimostrato che, nonostante tutto, volevamo portarla a casa e il nostro valore alla fine è venuto fuori".
Grande lucidità e saggezza nelle parole della banda trentina, autore di 21 punti con due aces e quattro muri; parole al miele soprattutto nei confronti del suo giovane collega Lusetti, subito abile a inserirsi nei meccanismi di squadra: "C'è tanto merito suo, non è facile entrare senza preavvisi e senza provare, complimenti a lui ma anche a tutti quanti noi perché ci siamo sempre aiutati. Ai ragazzi prima di partire ho detto che non dovevamo preoccuparci delle assenze, facendo l'esempio dell'anno scorso a Vibo in cui capitò comunque di giocare partite senza Orduna, e le abbiamo vinte lo stesso. Le grandi squadre si vedono anche da queste situazioni."
Parole da leader, di una squadra che sta dando spettacolo e contro cui tutti gli avversari, ad oggi, hanno dovuto fare i conti.