FERMO – Non ha dubbi il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. per decidere il suo futuro c’è una sola strada: “Le primarie rappresentano una grande occasione. Se poi la tesi è che 'abbiamo fatto tutto male', uno dovrebbe vincere con facilità. Se invece c'è l'idea che non si vogliono fare le primarie perché vince il presidente uscente non credo sia il modo giusto di interpretare le primarie. Dare la parola ai marchigiani non è mai sbagliato".
La nuova linea del governatore è chiara. Un po’ è l’unica strada che ha per non essere ‘messo alla porta’ in malo modo, un po’ perché sa che al momento il principale e unico competitor, Sauro Longhi, non ne vuole sapere di sfidare il candidato del Pd nel suo terreno, visto che non può contare sulle cosiddette ‘truppe cammellate’ che il presidente ha in forze soprattutto nel pesarese e nell’anconetano, dove può contare sui fedelissimi Mangialardi e Bora.
“La mia disponibilità verso le primarie di coalizione va letta come un’opportunità perché' è un sistema anche per trovare l'accordo nel campo del centrosinistra dato che il M5s ha rinunciato all'opzione di stare tutti insieme. Il tavolo del centrosinistra ha fatto dei passi in avanti perché' all'inizio c'erano dubbi sui temi dell’attività svolta dalla Regione. Invece sul sociale, sulla sanità e su tantissimi settori è stato fatto un lavoro davvero importante. Siccome Sono condivisi i punti programmatici fondamentali ora dobbiamo trovare un metodo per la scelta del candidato".
No lo preoccupano i ‘no’ secchi al suo nome di Italia Viva e Azione, visto che sul piatto c’è invece il supporto dei Verdi di Carrabs, il presidente della premiata a livello europeo società di servizi Svim. "Il problema è che Italia viva sta andando da sola in tutta Italia- continua Ceriscioli-. Noi dobbiamo cercare di convincere Italia viva, che ha governato insieme a noi, penso alle norme del sisma a cui hanno lavorato i parlamentari ex Pd o al lavoro di Urbinati che era capogruppo Dem, sulla possibilità di stare uniti. Per me è importante che non si sia interrotto quel percorso dato che in altre Regioni in maniera molto secca è stata tirata una riga. Longhi? Ha detto che poteva aggregare a tutti e io avevo detto in tempi non sospetti che di fronte a una cosa nuova e ad un'aggregazione con il M5s le cose sarebbero cambiate. Ma non è andata così".
Raffaele Vitali