PORTO SANT’ELPIDIO – Missione compiuta. La Regione Marche riceve il marchio di Regional Innovation Valley (Valle Regionale Innovazione) dalla Commissione Europea.
Dietro questa decisione c’è il lungo e certosino lavoro del consigliere regionale Andrea Putzu, membro permanente del Comitato delle Regioni d’Europa, dell’ufficio marchigiano di Bruxelles guidato da Antonella Passarani e del Dipartimento per lo sviluppo economico.
Durante una riunione del CdR Putzu aveva ottenuto il primo via libera al suo parere su Innovazione Transizione verde e digitale con cui è stato anche lanciato il marchio delle Valli dell’Innovazione.
Non è un questione lessicale, è davvero l’avvio di un iter che mira a creare in luoghi specifici, tra cui le Marche, delle Silicon Valley europee.
“Parliamo – spiega Putzu – di ecosistemi che promuovono l'innovazione a livello locale e regionale attraverso imprese, università, centri di ricerca, istituzioni ed altri attori impegnati nell’innovazione nell’interesse del territorio. Le Marche non solo hanno dimostrato il proprio impegno a orientare gli investimenti e le politiche a supporto della ricerca e innovazione verso le priorità dell'UE, ma hanno anche documentato le proprie capacità di coordinarsi con altre regioni sul tema dell’innovazione anche grazie alla Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente che sta indirizzando l’impiego delle risorse UE a supporto dell’innovazione e della ricerca con i bandi regionali del PR 21-27”.
Dopo aver ottenuto il parere a Bruxelles, Putzu ha saputo portare il tema al centro della riunione ‘fuori sede’ della Sedec, la commissione che si occupa proprio di ricerca, cultura e sociale, organizzato ad Ancona a febbraio. Forte di una adesione al piano delle Valli da parte di 160 regioni di tre stati.
Il tema dell’Innovazione basata sul territorio aveva ottenuto anche il supporto della sottosegretaria Lucia Albano e del ministro Adolfo Urso, che hanno preso parte proprio alla Sedec marchigiana. “La Regione Marche, pur essendo un territorio di medie dimensioni e per giunta in transizione, ha capito l’importanza di fare un gioco di squadra mettendo insieme università, imprese, scuola, mondo della ricerca ed enti locali. il nostro ecosistema ha tutto per entrare i una rete con altre regioni attraverso la creazione di network, sfruttando le numerose start up ad elevatissimo contenuto tecnologico per accelerare l’immissione nel mercato di nuove tecnologie e promuovendo l’innovazione nei settori più cruciali come quello dell'ambiente” ribadisce Andrea Putzu.
r.vit.