SANT’ELPIDIO A MARE - “When dreams come true”. Può dirlo a voce alta Alessio Terrenzi. A sette giorni dalle elezioni che lo vedranno uscire dalla stanza principale del comune di Sant’Elpidio a Mare, il sindaco si è potuto sedere, come 40 anni fa da alunno, vicino a una bambina sulle nuove seggioline, davanti a piccoli banchi. E questo perché aveva appena tagliato il nastro tricolore che apriva la porta della scuola d’infanzia Martinelli.
Un edificio chiuso 20 anni fa, quando il sisma lo rese inagibile, ricostruito da zero con 2,2 milioni di euro finanziati dal Ministero. Il tutto in soli due anni, un piccolo record e modello di efficienza degli uffici e delle aziende Edileco Telarucci ed Eurobuilding. Ma tra un aumento e l’altro dei materiali, non sarebbero bastati i fondi per fare tutto ed ecco che è arrivata la Fondazione Carifermo che ha finanziato i nuovi e colorati arredi.
L’arcobaleno è il colore dominante lungo i 1800 metri quadri della scuola, che si dipanano su due piani. Sei aule, ampi spazi polivalenti, mensa, cucina e una stanza per i progetti speciali. Dietro tutto, inutile dirlo, l’assessore Norberto Clementi, con l’ingegner Trobbiani, che senza sosta ha portato avanti il progetto che tutti volevano prima di lasciare la stanza del comando riconsegnare a famiglie, docenti e città.