FERMO - I fuochi d’artificio che, allo scoccare della mezzanotte, hanno rischiarato il cielo sopra Fermo raccontano una città pronta a spalancare le braccia al nuovo anno. Una città che ha rispettato le regole del coprifuoco, come confermano dal comando provinciale dei carabinieri, e che, il 2021, l’ha aspettato in casa.
Un fine anno in sordina, quello di ieri, icona di ciò che è stato e che è ancora: 60 ricoverati per Covid al Murri, di cui 31 a malattie infettive dove il primario Amadio, ieri notte, non ha avuto il tempo di festeggiare perché i pazienti andavano seguiti ogni momento. Un giorno che riparte speranzoso, ma anche con nuove vittime, tra cui un 68enne di Fermo.
Tornando alla notte illuminata dai fuochi d'artificio, è stata serena, intima. Senza incidenti, arti ustionati dai botti, né giovani in preda ai fumi dell’alcol. Un fine anno che ha fatto respirare il pronto soccorso del Murri, dove ieri gli accessi sono stati in tutto una quindicina.
«È stata una notte tranquilla – commenta il primario Antonio Ciucani – senza gli incidenti che spesso, purtroppo, abbiamo avuto negli altri anni e senza gli ubriachi che, in genere, sono i primi pazienti del nuovo anno».
A un certo punto della notte, un’ambulanza è arrivata a sirene spiegate. Un sessantenne in codice rosso per «problemi respiratori non correlati al Covid. Una notte decisamente sotto gli standard degli anni passati – prosegue Ciucani –, quando abbiamo avuto anche a 40-45 accessi, contro la quindicina di quest’anno. La percezione che abbiamo avuto è che, nel complesso, le regole siano state rispettate».
f.pas.